Toscana

Bonus bebè solo ai cittadini italiani e comunitari

Il bonus bebè spetta solo ai cittadini italiani e comunitari. I cittadini extracomunitari che hanno indebitamente percepito i mille euro dovranno, pertanto, restituire la somma suddetta. La Presidenza del Consiglio dei Ministri con una lettera inviata a tutte le famiglie dei nuovi nati residenti in Italia, in base ai dati anagrafici, aveva comunicato la bella novità del bonus bebé, ovvero il diritto di percepire un bonus di euro 1.000. Grazie a questa lettera, ricevuta anche dalle famiglie straniere, molti cittadini extracomunitari si sono presentati all’ufficio postale e, compilando l’apposito modulo allegato alla stessa, hanno incassato serenamente il bonus bebè.

L’individuazione dei «nuovi nati» a cui inviare la lettera citata è, infatti, avvenuta in base ai dati dell’anagrafe fiscale, che non distinguono la cittadinanza delle persone. I cittadini stranieri che hanno incassato i soldi rischiano, adesso, un procedimento penale.

Avere compilato una dichiarazione falsa finalizzata all’ottenimento di un contributo dello Stato, configura il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato o comunque di altro ente pubblico, quindi comporta l’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 640 bis del codice penale che prevede una pena da uno a sei anni di reclusione. Oltre a questa pena ci sono le sanzioni specifiche per l’autocertificazione falsa perché dichiarare di essere cittadini italiani o comunitari quando non si è tali, è una dichiarazione falsa o mendace, non corrispondente al vero. Ciò equivale, dal momento che si tratta di una autocertificazione, al reato di «falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico», previsto dall’art. 479 del codice penale.

L’unico consiglio pratico da dare a chi avesse già incassato questo assegno è di restituirlo, per evitare conseguenze che potrebbero essere peggiori, anche se non è possibile escludere un rinvio a giudizio anche solo per l’autocertificazione falsa, perché è un fatto che ormai si è già compiuto e di per sé non può più essere ritrattato dal punto di vista giuridico.

Peraltro, questi tipi di reato non sono previsti tra quelli che comportano automaticamente il rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno e la possibilità di espulsione. Simone Consani e Marco Nocianolf.toscana@cisl.it