Toscana

Boom della cassa integrazione sulla costa della Toscana

A maggio in Toscana, rispetto al mese precedente, le ore autorizzate di cassa integrazione sono diminuite dell’11,4%. Un dato in controtendenza rispetto al resto del Paese. In Italia infatti sono state autorizzate 65,4 milioni ore di cassa integrazione (+7,4%), che hanno permesso di tutelare qualcosa come 380 mila posti di lavoro. Delle Province però hanno visto aumentare il ricorso alla cassa integrazione. E’ il caso di Firenze, dove l’aumento delle ore autorizzate di maggio 2015 rispetto al mese precedente, è stato del 24,5%.

Più consistente il dato di Pisa (+90,6%) e Lucca (+69,8). Ma se i dati dei primi 5 mesi del 2015 vengono comparati con quelli dei primi 5 mesi del 2014, emerge che 3 Province toscane sono tra le 10 Province che a livello nazionale hanno conosciuto gli aumenti più significativi nelle ore autorizzate di cassa integrazione. Sono Grosseto (+70%), Pisa (+62,2%) e Livorno (+45,1%).(Segue) /(+45,1%).

“Non è un caso che i numeri sulla cassa integrazione mettano in evidenza una difficoltà della costa toscana – afferma Francesca Cantini, segretario generale della Uil Toscana -. Da anni ormai stiamo denunciando a qualsiasi livello, regionale e nazionale, la crisi del comparto produttivo della costa. Servono strumenti nuovi per affrontare quella che si configura non piu’ come un’emergenza, ma una crisi che è diventata strutturale. Per questo chiediamo al presidente Enrico Rossi e al suo governo che si è appena insediato di fare il possibile per vincere la sfida e ridare un futuro all’economia della costa e di tutta la Toscana. Serve un cambio di passo, noi come Uil ci siamo”.