Toscana

CARBURANTI: PRESIDENTE ROSSI, VIA ACCISA E STOP A VEICOLI REGIONE

(ASCA) – “La situazione è diventata insostenibile. Proporrò quindi al consiglio regionale di eliminare l’accisa di 5 centesimi al litro che abbiamo dovuto introdurre per legge nazionale per far fronte ai lavori di messa in sicurezza e ripristino della Lunigiana e dell’Isola d’Elba alluvionate, anche se questo ci costringerà a trovare altrove le risorse necessarie. Inoltre fermerò il parco auto regionale, ancorché ridotto, esclusi naturalmente i mezzi di emergenza e chiederò a tutte le istituzioni e ai privati che vorranno aderire di fare altrettanto. Da questo governo la Toscana sta subendo una profonda ingiustizia”. Lo annuncia il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dopo aver scritto tre lettere sul tema (senza risposta) al premier Mario Monti. “É inaccettabile – continua – che il governo non abbia mosso un dito di fronte allo scandaloso aumento del prezzo del carburante. Per quanto ci riguarda i cittadini toscani stanno patendo in più una profonda ingiustizia: sono stati caricati dall’accisa di 2 centesimi destinata a far fronte ai danni del terremoto in Emilia Romagna ma per i disastri che sono avvenuti sul nostro territorio non hanno ricevuto nulla dalla fiscalità nazionale. La Toscana – ricorda il presidente Rossi – ha dovuto per legge introdurre l’accisa di 5 centesimi nel 2012 per far fronte alle necessità derivanti dai disastri della Lunigiana e dell’Elba. Poi abbiamo fatto ricorso alla Corte Costituzionale, sostenendo che i danni subiti dalle Regioni devono far carico, per un criterio di giustizia e solidarietà, alla fiscalità generale. E la Corte ci ha dato ragione. Il governo, per far fronte alle conseguenze del terremoto in Emilia Romagna, ha quindi fatto scattare una nuova accisa di 2 centesimi per tutto il paese. In tutti i modi ho insistito perché si ripristinassero le condizioni di uguaglianza tra le regioni, ma nonostante alcune rassicurazioni le nostre istanze non sono state ascoltate. La Toscana non ha avuto la solidarietà da nessuno eppure l’ha data all’Emilia Romagna”.