Toscana

CARCERI, SOLLICCIANO; CIONI: RESTA PROBLEMA SOVRAFFOLLAMENTO

Alcuni interventi sono stati effettuati, altri sono in corso e altri ancora dovranno essere fatti per riportare la situazione all’interno del carcere di Sollicciano a un livello accettabile. Ma resta sempre, e anzi rischia di diventare sempre più grave, il problema del sovraffollamento. E’ questo il dato emerso al termine dell’incontro, convocato dall’assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni, per fare il punto sulla situazione all’interno del carcere e sui lavori concordati nei mesi scorsi tra Amministrazione comunale, Amministrazione carceraria e Azienda sanitaria.

“La scorsa estate emerse con forza la situazione critica all’interno del carcere di Sollicciano – spiega l’assessore Cioni – sia per lo stato di degrado della struttura sia per il sovraffollamento, arrivato a livelli inaccettabili”. Alla fine di luglio i detenuti erano infatti 1.011 (935 uomini e 86 donne) cui si aggiungevano 7 bambini. “Ebbene, se alcuni interventi sono stati effettuati in risposta alle emergenze segnalate dall’Azienda sanitaria, per esempio in materia di infiltrazioni e di impianti di areazione – aggiunge l’assessore Cioni – la situazione complessiva rimane critica”.

Dai successivi sopralluoghi dell’Asl infatti sono emersi elementi di degrado in altre sezioni del carcere, ma soprattutto quello che preoccupa é il sovraffollamento, ormai cronico, del carcere di Sollicciano. Ad oggi i detenuti sono 1.023 cui si aggiungono 4 bambini e, come sottolinea il garante Corleone, “è molto concreto il rischio che si tratti di un numero destinato ad aumentare nei prossimi mesi”.

“Come Comune riconosciamo lo sforzo serio effettuato dall’Amministrazione carceraria all’interno del penitenziario – ribadisce l’assessore Cioni – però annullato dall’esagerato affollamento di detenuti. Finora sono stati portati a termine o previsti interventi tampone, quello che serve è invece un progetto complessivo per riportare le condizioni a livello accettabili e ovviamente le risorse per portarlo a termine”. All’incontro era presente, tra gli altri, il direttore del carcere fiorentino Oreste Cacurri. (ANSA).