Toscana

CASA, IN TOSCANA 6000 SFRATTI ESECUTIVI, 1000 IN PIU’ DEL 2002

Aumentano in Toscana gli sfratti esecutivi. Nel 2002 erano 5088, oggi sono oltre 6000. Gli sfratti pendenti sono invece 11 mila, e riguardano principalmente anziani, famiglie monoreddito, lavoratori licenziati, famiglie in difficoltà e giovani coppie. I contributi regionali, informa una nota, sono aumentati del 50% e oggi riguardano circa 15 mila famiglie, mentre quello statale è più che dimezzato, passando da 26 milioni di euro a 12 milioni. I numeri del problema casa arrivano dalla commissione consiliare territorio e ambiente, dove il presidente Erasmo D’Angelis ha invitato gli assessori regionali all’urbanistica Riccardo Conti e al sociale Gianni Salvadori insieme a sindacati, gestori del patrimonio edilizio pubblico e comitati di cittadini.

Secondo D’Angelis, quella della casa “è una questione sociale che sta assumendo dimensioni preoccupanti”, mentre Salvadori ha sottolineato che “il 60% sono sfratti per morosità e non per fine locazione”. Insieme a Conti, Salvadori ha poi annunciato che cambiano anche le destinazioni degli incentivi per la casa: non più per gli acquisti, ma per aiuti agli affitti.

La situazione, divisa per province, vede Firenze in prima fila con 3700 sfratti pendenti, seguita da Livorno con 1260, Lucca con 1050, Pisa con 1000, Grosseto e Massa con 850, Prato con 790, Pistoia con 590, Siena con 400 e Arezzo con 300. Per quanto riguarda i contributi per gli affitti, continua la nota, si registrano sostanziali aumenti di richieste da parte delle famiglie di fascia A, quelle più in difficoltà: da 6668 domande nel 2001 si è passati a 9844 nel 2005. Stabili a 6 mila, invece, le richieste delle famiglie di fascia B, quelle con difficoltà medie.

Per l’assessore alla casa del Comune di Firenze, Paolo Coggiola, la situazione è ormai insostenibile. “Contiamo due sfratti al giorno con l’uso della forza pubblica e facciamo fronte all’emergenza con poche risorse a disposizione. Su un patrimonio abitativo di 13 mila alloggi di edilizia popolare – ha sottolineato Coggiola – ogni anno possiamo assegnarne duecento, mentre le richieste sono migliaia”.

Identico quadro allarmante per l’assessore del Comune di Massa, Stefano Alberti, per il quale “l’aumento degli affitti ha assunto proporzioni ingestibili”. “Ha superato la soglia del buon senso – ha commentato l’assessore del Comune di Lucca, Angelo Monticelli – abbiamo 90 famiglie alle quali non riusciamo a dare risposta”. Per Salvatore Montano, assessore del Comune di Pisa “in cima alla lista delle nostre preoccupazioni ci sono 600 famiglie sfrattate. Non c’é via di uscita e assistiamo ad un aumento dell’acquisto di roulotte che diventano alloggi impropri”. “Il paradosso – ha concluso Monticelli – è che ci sono 3500 abitazioni sfitte che potrebbero essere immesse nel mercato”.

“A Prato – ha dichiarato l’assessore Maria Luigia Stancari – gli alloggi sfitti sono 5 mila. Siamo costretti a rincorrere l’emergenza e molti lavoratori immigrati rischiano di rimanere senza un tetto”. L’assessore del Comune di Livorno, Bruno Picchi, ha invece sottolineato il “vertiginoso aumento degli affitti e del costo delle abitazioni”. (ANSA)