Toscana

CAUCASO: MONS. PASOTTO (AMM. APOSTOLICO), «RICONOSCIMENTO RUSSO UNA PUGNALATA ALLA GEORGIA»

“Una pugnalata che farà male per tanto tempo alla Georgia e non so se il dolore non provocherà nessuna reazione”. Così mons. Giuseppe Pasotto, amministratore apostolico per i cattolici di rito latino nel Caucaso, commenta al Sir la decisione di Mosca di riconoscere l’indipendenza dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia. “Non sarà un riconoscimento facile – dichiara – ci sono tante altre zone che, non subito ma fra un po’ di tempo, chiederanno l’indipendenza, a cominciare dalla Cecenia e sarà un problema che si aprirà nella Federazione Russa”. “è evidente che una tale situazione, pur senza toccare la Georgia, rischierebbe di avere forti ripercussioni sullo scacchiere internazionale” spiega l’Amministratore per il quale “si capisce ora l’importanza e il peso della posizione strategica della Georgia e degli altri Paesi del Caucaso, una regione che raccoglie una miriade di popoli e di etnie e che è da sempre una zona problematica”. In merito alla situazione in Georgia mons. Pasotto ha spiegato che “al momento c’è tranquillità dappertutto. Uno dei problemi che ancora è rappresentato dalla presenza dell’esercito russo verso la città di Poti e verso i confini di Abkhazia e Ossezia. Nelle città la vita è ripresa e tantissimi profughi stanno tornando nelle loro case”. A riguardo la Chiesa “si sta attivando con la Caritas per venire incontro ai bisogni della popolazione”.Sir