Toscana

CERZA (CISL TOSCANA): PER LA RIPRESA SERVE UN PATTO TRA REGIONE, SINDACATI E IMPRESE

Un patto forte tra Regione, sindacati e imprese per far saltare i ‘fermi’ che bloccano la ripresa della Toscana e superare la frammentazione politica che sta paralizzando la capacità decisionale delle amministrazioni locali. Lo ha proposto il segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza, durante i lavori del Consiglio Generale del sindacato regionale, in corso oggi pomeriggio a Firenze, alla presenza del segretario nazionale Cisl, Raffaele Bonanni. Cerza chiede al presidente della Regione Enrico Rossi “di cambiare passo accelerando sulle riforme e le azioni concrete, passando dalle tante cose da fare, di cui sono pieni i documenti della Regione, alle poche subito fattibili, per far saltare quei ‘fermi’ che bloccano il motore della ripresa.”“Siamo di fronte – ha proseguito il segretario Cisl – ad una disgregazione politica, anche in Toscana come dimostrano i casi di Siena, Arezzo e Livorno, che rende sempre più difficile decidere e poi attuare le decisioni prese. E ciò in una regione storicamente ‘difficile’ da questo punto di vista. “Per uscire dalla paralisi – ha aggiunto Cerza – l’unica strada per il Governatore è quella di un patto forte con le organizzazioni sindacali e quelle datoriali su quanto va fatto nella nostra regione per rilanciare un tessuto economico che, per fortuna, ancora esiste nonostante le enormi difficoltà, puntando sulle eccellenze: abbiamo più di 500 imprese con più di 50 dipendenti che fatturano più di 13 miliardi di euro e che sono in salute. E’ qui che si devono concentrare le poche risorse, con misure mirate per aiutare le imprese a crescere sui mercati internazionali e domestici”. Secondo il segretario della Cisl si deve “chiarire bene cosa deve essere FIDI Toscana, scindendo la sua funzione di garanzia da quella di merchant bank”. E poi va “semplificata e sveltita al massimo la burocrazia, vanno sbloccate le infrastrutture e ridato ossigeno all’edilizia”. Cerza ha poi parlato delle grandi crisi aziendali della nostra regione per le quali, ha detto, “bisogna aprire una ‘vertenza Toscana’ a livello nazionale” e poi serve “una politica che assicuri la tenuta dei conti pubblici e contemporaneamente liberi risorse per lo sviluppo”. “La Cisl – ha concluso Cerza – da tempo chiede una riforma strutturale del fisco, una patrimoniale ordinaria sui grandi patrimoni, il contrasto ad evasione ed elusione fiscale e una vera politica di sviluppo industriale insieme alla riduzione degli sprechi e dei privilegi del sistema istituzionale e amministrativo”.