Toscana

CINA, CENSURA DEL GOVERNO SUI MESSAGGI SMS

Si chiama “Normativa per l’autodisciplina nei contenuti dei servizi dei messaggi sui telefoni mobili” ed è la nuova frontiera della censura da parte del governo cinese nell’era telematica. Lo si apprende da un comunicato dell’associazione Reporter senza frontiere, secondo cui “le autorità cinesi usano la tecnologia per controllare la circolazione delle notizie”. In sostanza, Pechino ha dato mandato ad alcune aziende nazionali di operare serrati controlli sul traffico di messaggi ‘sms’ inviati attraverso i telefoni cellulari gestiti dalla China Mobile Corp, il principale operatore di telefonia mobile del grande Paese asiatico, bloccando i messaggi (e denunciandone gli autori) appartenenti a una ventina di categorie. Tutto quello che, sulla base delle indicazioni del governo, sarà dunque considerato pornografico, fraudolento o illecito non raggiungerà mai il destinatario e potrebbe arrivare a costar caro al mittente, forse anche la prigione.

Questa decisione di Pechino si pone sulla stessa strada intrapresa nella lotta contro la dissidenza via Internet (per la quale è operativa una ‘task force’ di circa 30.000 censori on line), confermando la decisione dell’esecutivo cinese di reprimere ogni forma di dissenso popolare attraverso le nuove tecnologie. Le attività di controllo oltre che serrate saranno anche piuttosto difficili, comunque, visto che nel solo 2003 sono stati circa 220 milioni i messaggi di testo inviati attraverso il telefonino dagli utenti cinesi, incrementando l’anno scorso del 55 per cento il traffico mondiale nel settore.Misna