Toscana

CIPRO: CHRYSOSTOMOS II (ARCIVESCOVO), APPELLO A CORTE EUROPEA DIRITTI UMANI CONTRO LA TURCHIA

Appello dell’arcivescovo ortodosso di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro, Chrysostomos II, alla Corte europea per i diritti umani “affinché i turchi che occupano dal 1974 il Nord dell’isola restituiscano alla comunità ortodossa le centinaia di chiese distrutte e abbandonate e permettano alla Chiesa di farsi carico della comunità cristiana che vive nella parte settentrionale”. A dare oggi la notizia è lo stesso arcivescovado cipriota che informa che “una Commissione mista Chiesa-Stato è impegnata nella redazione dell’appello da circa un anno” e che “i lavori hanno subito un’accelerazione nelle ultime settimane dopo che i turchi hanno impedito ad un vescovo ortodosso di celebrare il funerale di un fedele e ai preti di celebrare il Natale”. “Segni – affermano dall’arcivescovado – di un peggioramento dell’atteggiamento delle forze di Ankara nei confronti della comunità cristiana del nord dell’isola”. Chryrostomos II ha precisato che l’appello conterrà una serie di richieste alla Corte al fine di ottenere “il risarcimento per le terre occupate dopo l’invasione, il libero accesso ai luoghi di culto e il libero contatto dei vescovi con i fedeli greci rimasti nella penisola di Karpas”. Il censimento dei siti cristiani nei territori occupati, realizzato tra il 2003 e il 2006 quantifica in 520 gli edifici sacri a Cipro Nord, tra i quali 133 chiese, cappelle e monasteri dissacrati (trasformati in depositi militari, stalle, discoteche e moschee), 78 luoghi di culto cristiano convertiti in moschee, 28 utilizzati per fini militari e installazione di ospedali e 13 come depositi. “I leader dell’Europa – ha ancora detto Chrysostomos II – devono ricordare alla Turchia che se vuole entrare nell’Ue è chiamata a rispettare i principi della carta costituzionale europea, dunque anche il diritto dei popoli alla libertà di culto; ciò significa permettere ai cristiani di pregare nelle loro chiese nel nord dell’isola oggi occupata, così come noi permettiamo ai turchi di pregare nelle loro moschee nella Repubblica di Cipro”.Sir