Toscana

COMMERCIO, IN TOSCANA SALDI ESTIVI DAL 12 LUGLIO

Sono tanti ormai i cittadini che aspettano i «saldi» per acquistare capi di abbigliamento. Un’occasione per aquistare capi estivi con sconti dal 30 al 50%. Anche se le frodi sono sempre in agguato. Perché i capi in saldo dovrebbero essere soltanto quelli che erano in vendita fino ad allora a prezzo intero. E sui cartellini deve essere indicato il prezzo originale barrato, quello scontato e la percentuale di sconto. Ma c’è anche chi ne approfitta per vendere merce di qualità inferiore. Se l’assortimento è troppo completo, sia in taglie che in colori, il consumatore deve sempre insospettirsi. I saldi sono già iniziati il 2 luglio in alcune città italiane. Ma la Toscana è la regione in cui la data ufficiale scatta più tardi: il primo sabato dopo il 5 luglio. E poiché quest’anno il 5 luglio cade proprio di sabato, l’inizio è posticipato alla settimana successiva, il 12 luglio. Ma sono già tanti i negozianti toscani che hanno aggirato la norma, facendo partire con grande anticipo l’operazione, magari riservandola alla clientela più affezionata o camuffandola da vendita promozionale (anche se sarebbe proibito fare «promozioni» nei trenta giorni precedenti all’inizio dei saldi. Ricordiamo che la sostituzione del capo in saldo acquistato è a discrezione del commerciante così come la prova degli abiti, ma è bene diffidare dei negozi che non consentono la prova. Bancomat e carte di credito devono essere accettate in pagamento anche durante i saldi. Se in un negozio dove è esposto l’adesivo che attesta questa possibilità di pagamento il negoziante richiede pagamenti cash, segnalare l’accaduto alla società che emette la carta. I beni acquistati godono di una certa «garanzia»: se i difetti si presentano a sei mesi dall’ acquisto si presume che il prodotto fosse già difettoso alla consegna. Spetta al commerciante dimostrare l’originaria integrità del capo. Comunque chi ha acquistato un bene non conforme deve rivolgersi al venditore entro due mesi dall’acquisto e chiederne la riparazione o la sostituzione senza spesa aggiuntiva. È sempre necessario chiedere lo scontrino fiscale.