Toscana

COMMERCIO, TOSCANA: SALDI DA 7 GENNAIO A 7 MARZO MA ATTENTI ALLE TRUFFE

I primi cartellini colorati con prezzi ribassati hanno già cominciato, in sordina, a diffondersi nelle vetrine dei negozi fiorentini. In realtà i saldi ufficiali cominceranno in Toscana il 7 gennaio prossimo per proseguire fino al 7 marzo. Ma già da ora Comune e polizia municipale di Firenze hanno cominciato una campagna di informazione per mettere in guardia i cittadini da possibili truffe.

“Le merci in vendita – ricorda l’assessore comunale alle attività produttive Silvano Gori – dovranno riportare sul cartellino, ben esposto, il prezzo normale, lo sconto praticato in percentuale ed il nuovo prezzo scontato”. Possono essere messi in vendita, avverte Palazzo Vecchio, solo i prodotti a carattere stagionale o di moda. I commercianti, durante i saldi, possono comunque anche vendere merce a prezzo pieno ma questa differenziazione dev’essere indicata chiaramente e i prodotti devono essere collocati separatamente rispetto agli articoli a saldo.

‘Consigli per gli acquisti’ arrivano anche dai vigili urbani che hanno messo a punto un vademecum all’indirizzo internet www.comune.firenze.it/servizi_pubblici/polizia/saldi.htm . In caso di presunte irregolarità il comando della polizia municipale invita i cittadini a telefonare alla centrale operativa allo 055-3283333.

La regola principale da tenere presente è che anche durante le vendite a saldo si applicano tutte le leggi previste per la vendita delle merci a prezzo pieno, quindi anche le norme che prevedono, da parte del commerciante, la garanzia e l’obbligo della sostituzione delle merci difettate. I cartelli con scritto ‘non si cambia la merce a saldo’ non sono ammissibili se gli oggetti comprati sono difettosi, mentre se l’acquirente ha sbagliato taglia o colore può solo sperare nella benevolenza del commerciante. Altro cartello illecito è quello che vieta il pagamento con carta di credito: se il negozio ha l’apposito logo per l’acquisto elettronico il cittadino che si vede rifiutare una carta o un bancomat può rivolgersi alla sua banca per segnalare il disservizio. (ANSA).