Toscana

CONDONO EDILIZIO: GOVERNO IMPUGNA LEGGI TOSCANA-EMILIA

Il Governo impugnerà davanti alla Corte costituzionale le leggi regionali sul condono edilizio di Toscana ed Emilia Romagna. Lo ha riferito il ministro per i Rapporti con il parlamento, Carlo Giovanardi, a margine dei lavori sulla finanziaria in Senato. La questione è stata trattata nel Consiglio dei ministri, ha aggiunto Giovanardi, ed è stato confermato che non ci sarà alcuna proroga. Il termine per le domande del condono edilizio scade oggi.

La legge approvata dalla Toscana non prevede alcun condono per le nuove costruzioni; la sanatoria è possibile solo per ampliamenti e ristrutturazioni di abitazioni, ma per un massimo di 100 metri cubi. Per edifici destinati ad attività agricole o produttive, si può condonare fino a 300 metri cubi. Il testo è stato approvato dal consiglio regionale il 19 ottobre con il sì del centrosinistra e di Prc e il no del centrodestra. Per le abitazioni, la legge prevede che, nel caso in cui in uno stesso palazzo ci siano più di due appartamenti con interventi da condonare, nel complesso non si potrà sanare un volume più ampio di 200 metri cubi. Per quel che riguarda le strutture a uso industriale o agricolo, la legge della Regione Toscana prevede che l’intervento condonabile non possa superare il 30% del volume totale; per le costruzioni agricole, non si potrà nemmeno cambiare la destinazione d’ uso dell’edificio per 20 anni. Quanto agli interventi in aree sottoposte a vincolo, saranno sanabili situazioni solo se sono compatibili con gli strumenti urbanistici vigenti e sempre che ci sia il parere favorevole dell’ente che ha messo il vincolo. Per quel che riguarda le penalità (oblazione), la Toscana prevede un aumento del 10% rispetto a quella prevista dalla legge dello Stato, più il pagamento del doppio degli oneri di urbanizzazione.

«Per il governo dei condoni la Regione Toscana ha il torto di fare leggi molto restrittive che lasciano poco spazio agli abusi ed alle speculazioni edilizie, ha commentato Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana. E’ evidente che Berlusconi ed i ministri del suo governo pensano solo al cemento, è quella la loro politica».