Toscana

CONGRESSO CISL TOSCANA, PETRICCIOLI: LA CRISI NON E’ FINITA

“C’è in giro la voglia di dire che la fase peggiore della crisi è passata. E’ comprensibile il desiderio di creare ottimismo e perfino giusto diffondere speranza; ma non dobbiamo perdere di vista la verità, e la verità è che in Toscana la crisi non è finita.” Lo ha detto il segretario generale della Cisl toscana, Maurizio Petriccioli, nella relazione con cui ha aperto i lavori del X° Congresso regionale del sindacato, in programma oggi e domani al Saschall di Firenze. A chiudere la mattinata è stato poi l’intervento del segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni. “I numeri di questo inizio 2009 –ha detto Petriccioli- continuano a dirci che aumenta la cassa integrazione, aumenta la mobilità e diminuisce l’offerta di occupazione. Di fronte a questa crisi però, anche come sindacato, dobbiamo fare un passo avanti, per governare l’emergenza e per agevolare la ripresa.”Petriccioli ha apprezzato gli strumenti messi in campo in Toscana per fronteggiare l’emergenza, dagli ammortizzatori sociali ai contratti di solidarietà, dai contributi per gli atipici e per i mutui, al credito per le imprese, ma ha chiesto un maggiore impegno per il rilancio dello sviluppo, a cominciare dalla realizzazione delle infrastrutture, per proseguire con le politiche energetiche e un più attivo coinvolgimento del mondo del credito.Alla luce della crisi, secondo il segretario Cisl, è “possibile e utile porre di nuovo il problema di governare l’economia in nome del bene comune”, quello che la Cisl intende quando, come fa da anni, parla di “terza via”, ovvero una “regolamentazione forte del capitalismo, tale da dargli un volto più umano. Per farlo – ha proseguito Petriccioli – c’è bisogno di ricominciare a pensare a modi, regole e contenuti di una democrazia economica aggiornata e moderna.”Petriccioli ha anche sottolineato la bontà della riforma della contrattazione e affermato che su questo, come su altri temi, “si confrontano oggi in Italia il modello sindacale politico conflittuale e quello contrattualista partecipativo”, ribadendo che “la Cisl non può collocarsi all’interno di nessuna fedeltà a schieramenti politici.”La Cisl toscana invece dovrà stare solo dalla parte dei lavoratori e dei pensionati che rappresenta, a partire dal territorio, “che è il luogo dove agire adesso, dove si può costruire sviluppo e solidarietà.” Per questo la Cisl punta ad una presenza più diffusa, perché “è nel territorio che si possono sviluppare nuovi modelli di crescita economica, accorciare le filiere tra il produttore e il consumatore, far nascere nuovi gruppi di acquisto solidale, far crescere sportelli di microcredito, sviluppare, oggi, la logica della solidarietà.”Dal congresso la Cisl toscana chiede anche “la costruzione di un nuovo welfare territoriale, che guardi alla famiglia, agli anziani, ai giovani, ai migranti. In Toscana infatti – ha spiegato Petriccioli – ci sono più o meno gli stessi abitanti di 20 anni fa, ma la struttura sociale è completamente cambiata” sono diminuiti i giovani e aumentati gli anziani e gli immigrati. Per questo il welfare locale va aggiornato “per garantire nuovi servizi e diritti esigibili” in risposta ai nuovi bisogni.Il Congresso Cisl continua nel pomeriggio con il dibattito. Domani mattina in programma la tavola rotonda sulla legge regionale per la partecipazione e con le votazioni per l’elezione del nuovo Consiglio Generale regionale. Nel pomeriggio il Consiglio si riunirà per eleggere il segretario generale e la segreteria regionale per i prossimi 4 anni. (cs)