Toscana

CONSIGLIO REGIONALE, ANCORA TENSIONI IN COMMISSIONE ‘TAGLI’

Ancora tensioni e discussioni “animatissime” nella commissione del Consiglio regionale che si occupa della riduzione dei consiglieri regionali e dell’eventuale modifica della legge elettorale. Dopo la partenza ‘monca’ di qualche settimana fa e la nomina, da parte dell’ufficio di presidenza del Consiglio, di un ufficio di presidenza provvisorio, la seduta odierna è stata caratterizzata ancora da lontananza di vedute. In particolare, da quanto appreso, le imminenti elezioni politiche e il mutato quadro politico nazionale hanno ‘sparigliato’ le carte e da più parti è arrivato l’invito alla “prudenza” in quanto pare ovvio che l’esito delle consultazioni del 13 e 14 aprile non potrà non avere ricadute anche sugli assetti regionali. “Siamo favorevoli – ha precisato il capogruppo azzurro Maurizio Dinelli – a ridurre i consiglieri regionali, anche sotto il numero di 50, ma riteniamo necessaria la riforma della legge elettorale con una nuova legge che, tra le altre cose, confermi il bipolarismo e la rappresentanza territoriale, e una soglia di sbarramento del 10% per le coalizioni o per le liste autonome, con soglia ulteriore del 6% per i singoli partiti all’interno delle coalizioni”. Fabrizio Mattei, vicecapogruppo del Pd, ha spinto per “andare avanti speditamente” ma ha anche confermato che è necessaria “una rilettura della legge elettorale, fatta non a vantaggio o a discapito di qualcuno, ma nell’interesse dei toscani e del funzionamento delle istituzioni. Purtroppo siamo già entrati nella forzata polemica da campagna elettorale, che non aiuta sicuramente a costruire un percorso condiviso”. Quella di Mattei è un’indiretta risposta a Luciano Ghelli, capogruppo del Pdci, che ha chiesto “che venga subito discusso e deciso il ritorno a 50 consiglieri e solo in seguito si apra la discussione su una possibile nuova legge elettorale”. Ghelli ha anche chiesto un’audizione del presidente della giunta Claudio Martini perché, insieme alla riduzione dei costi della politica, “venga affrontata anche la questione della legge elettorale”. “L’impegno di Martini – ha concluso – è essenziale a fronte di un atteggiamento al limite della provocazione da parte di Forza Italia, che ha presentato proposte inaccettabili, e di ‘ammiccamenti’ assai palesi di esponenti del Pd che possono alludere a futuri ‘inciuci'”. L’audizione di Martini in commissione, probabilmente la prossima settimana, fa piacere a Mario Lupi, capogruppo dei Verdi. “Sarebbe auspicabile – ha spiegato – un passaggio dell’intera Unione sul tema, di fronte a proposte irricevibili come quella di Forza Italia. Ma l’importante è cominciare a pensare al taglio dei consiglieri, una cosa che si può fare anche in breve tempo, e poi potremo valutare l’eventuale modifica della legge elettorale”. “Non vorrei – ha affermato Maurizio Bianconi, capogruppo di An – che la riduzione dei consiglieri fosse una scusa per alcuni partiti per fare una legge elettorale a loro uso e consumo: lo stesso Mattei ha detto che, a prescindere dalla riduzione dei consiglieri, la legge elettorale va ritoccata. Nella prossima seduta presenterò un ordine del giorno molto preciso: ritorno a 50 consiglieri e riduzione a 8 degli assessori. Vedremo quali saranno le reazioni. Ed è poi evidente che non avrebbe senso ritoccare la legge elettorale prima delle elezioni politiche nazionali”. “Nella commissione c’é poca chiarezza – ha detto Marco Carraresi, capogruppo dell’Udc -: l’organo nacque in primis per ridurre sensibilmente il numero dei consiglieri e solo dopo, eventualmente, per occuparsi della legge elettorale”.(ANSA).