Toscana

CONSORZI DI BONIFICA, LA GIUNTA REGIONALE PROPONE DI DIMEZZARLI

«Consegniamo al Consiglio regionale e alla concertazione con tutti i soggetti interessati una proposta di legge di riforma dei Consorzi di bonifica ispirata a criteri di razionalizzazione, semplificazione, efficacia e risparmio. Ne ridurremo il numero dagli attuali 13 a 7 e anche gli organismi, diminuendo a 23 i membri dei consigli dei delegati e a 5 quelli delle deputazioni amministrative, prevedendo indennità solo per i presidenti e i vice e rimborsi spese per tutti gli altri, con un notevole risparmio economico, pari a quasi due terzi del totale». L’assessore regionale all’assetto idrogeologico, Marco Betti, sintetizza così lo spirito della riforma del sistema delle bonifiche in Toscana. Tutto il territorio regionale sarà suddiviso in 30 comprensori anziché negli attuali 41, e i Consorzi verranno accorpati fino a coincidere con l’ambito provinciale in 7 realtà provinciali su 10, con l’eccezione delle province di Prato, Siena e Massa Carrara, ambiti nei quali le funzioni sono già oggi svolte dalle Comunità montane. I compiti dei Consorzi (dalla regimazione delle acque, al consolidamento delle zone franose, alla prevenzione delle piene) rimarranno gli stessi: la drastica cura dimagrante riguarderà infatti esclusivamente il loro numero e la composizione degli organismi.I Consigli dei delegati saranno così formati tutti da 23 membri, dei quali 12 eletti ogni cinque anni dai cittadini e 11 nominati dalla Provincia competente e scelti tra gli amministratori e i consiglieri dei comuni che fanno parte del comprensorio di bonifica. Sarà il Consiglio dei delegati a nominare sia il presidente che la deputazione amministrativa, una sorta di giunta esecutiva composta dallo stesso presidente e da altri 4 membri. Al presidente potrà essere corrisposta un’indennità non superiore a quella percepita dal si ndaco di un comune fino a 10.000 abitanti (circa 2.500 euro lordi al mese) e al vicepresidente un’indennità fino ad un quarto di quella del presidente.Il costo per indennità, gettoni di presenza, rimborsi fino al 2008 era di 1,345 milioni di euro l’anno, una cifra scesa a 900.000 euro in seguito all’approvazione della legge regionale 72 del dicembre 2008. Quando la riforma dei Consorzi sarà approvata in via definitiva, il costo annuo si ridurrà a 475.000 euro, con un risparmio complessivo del 65%.Sono sette,uno per ciascuna delle aree provinciali lucchese, pistoiese, fiorentina, pisana, livornese, grossetana e aretina, I consorzi che verranno istituiti con la nuova legge. (cs)