Toscana
CONSULTA, PARZIALMENTE INCOSTITUZIONALE LEGGE TOSCANA CONTRO DISCRIMINAZIONI SESSUALI
Secondo la Consulta, che ha depositato oggi il suo pronunciamento (sentenza (la n. 253) la delega ad altra persona del consenso ad un trattamento sanitario rientra nell’istituto della rappresentanza, materia dell’ordinamento civile riservata in via esclusiva allo Stato. All’ordinamento civile appartiene anche, con conseguente riserva allo Stato, ogni atto di disposizione del proprio corpo.
“L’impianto complessivo della legge toscana contro la discriminazioni sessuali rimane ben saldo e non viene scalfito dalla sentenza della Corte costituzionale che è stata oggi pubblicata e depositata in cancelleria”, ha commentato l’assessore alle riforme e alla partecipazione Agostino Fragai. “Il giudizio della Corte – prosegue l’assessore – è infatti largamente positivo e l’eccezione di incostituzionalità sul complesso della legge, la prima del genere in Italia presa a modello di recente anche dal Piemonte, è stata respinta. Certo sono stati cancellati alcuni articoli: ne prendiamo atto. E a questo punto auspichiamo che il Parlamento intervenga presto sulle materie che la Consulta ha giudicato non di competenza regionale”.