Toscana

COOPERAZIONE: IN ISRAELE DELEGAZIONE TOSCANA GUIDATA DA MARTINI

Sanità, sociale, sviluppo economico, cultura e turismo: sono i settori di intervento privilegiato in tre anni di collaborazione tra Regione e soggetti toscani con il Medio Oriente. Tanti progetti, in parte già operativi, per i quali sono state stanziate risorse per complessivi 819.500 euro e che sono al centro degli incontri della delegazione toscana, guidata dal presidente della Regione Claudio Martini, giunta oggi in Israele. Grazie al forte impegno della Regione è stato possibile costruire, in questi anni, un ponte tra culture e popoli diversi.

Un notevole contributo è stato raggiunto con il progetto Med-Cooperation che ha permesso di costruire e guidare verso il dialogo e la creazione di una rete stabile di relazioni, realtà territoriali di Israele e Palestina. Attualmente è in corso una campagna per la raccolta straordinaria di risorse, nell’attuale fase di emergenza, chiamata «Segni di Vita, Segnali di Pace». È un vero e proprio programma complessivo di cooperazione della Toscana con Israele e Palestina, che mette assieme i tanti interventi e soggetti che si sono attivati nel corso di questi anni. Il Programma riguarda, in particolare, 16 progetti già identificati e di immediata fattibilità in campo sanitario e sociale (l’obiettivo è sostenere il diritto alla salute e allo studio dei ragazzi palestinesi e sviluppare le attività di collaborazione fra ospedali toscani, israeliani e palestinesi); nel settore pubblico (per contribuire al ripristino dei servizi e dei municipi danneggiati; in quello economico (per sostenere interventi per la ripresa delle attività e dell’occupazione).

La realizzazione dei nuovi progetti previsti da questa Campagna prevede una spesa complessiva di 1.200.000 euro che è coperta con risorse già reperite per il 43% del suo ammontare. Un altro progetto in corso è rivolto alla formazione di personale qualificato per le imprese del settore tessile-abbigliamento in Palestina.

Grazie ad una donazione dell’Unione europea nel 1993 è stato costituito, con questo scopo, il Fashion and Textile institute (Fti) e, oltre ad avere avviato una impresa-modello con 25 donne nell’area di Betlemme, altre 18 sono già state formate dopo uno stage in Toscana. Sempre nel territorio di Betlemme, area che più di altre ha sofferto la seconda Intifada e la crisi attualmente esistente in Medio Oriente, la Provincia di Pisa ha in cantiere di realizzare, assieme ad altri soggetti toscani, un centro promozionale dell’artigianato locale e formare gli operatori del settore identificando corrette politiche di sviluppo industriale.

Di particolare rilevanza, in campo sanitario, nell’ambito di «Segni di vita», è il progetto «Un ponte con la Palestina» che coinvolge gli ospedali di Jenin e di Nazareth (con l’Azienda ospedaliera Meyer di Firenze e quella pisana) e alcune strutture italiane collegate tra loro per permettere contatti, consulenze, formazione e assistenza continua a distanza con l’uso della telemedicina. Oltre alla Toscana, che ha già stanziato i suoi fondi, hanno manifestato interesse Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Umbria. (Ansa)