Toscana

COOPERAZIONE: UNICOOP E «PROGETTO MATTEO» IN BURKINA FASO PER INAUGURAZIONE CASA FAMIGLIA

La delegazione toscana del «Progetto Matteo», inaugurerà una casa famiglia, una trivella e un campo sportivo polivalente in Burkina Faso. È, questo, il secondo atto del «Progetto Matteo», frutto della mobilitazione di Unicoop Tirreno e del Movimento Shalom. Il viaggio avrà inizio mercoledì 12 gennaio. Prima tappa è Ouagadougou, la capitale, e quindi, dopo oltre 300 km di deserto, Gorom Gorom, nel nord del Paese dove il prossimo 16 gennaio sarà inaugurata una Casa Famiglia per bambini abbandonati. La delegazione è guidata dal vescovo di Massa Marittima e Piombino, Giovanni Santucci, e da don Andrea Cristiani fondatore del Movimento Shalom. Della delegazione fanno parte anche rappresentanti di enti locali (l’assessore provinciale Luciano Guerrieri e Massimo Toschi della Regione Toscana), giornalisti, volontari, e genitori adottivi oltre a Walter e Carla, ideatori di questo progetto di solidarietà che ha trovato in Unicoop Tirreno un compagno di strada.

«Progetto Matteo», nato tre anni fa da una tragedia privata, si occupa di progetti di solidarietà in Burkina Faso. La «Casa Matteo», infatti, costruita con i 300mila euro raccolti attraverso azioni di solidarietà (donazioni private, mobilitazione dei soci e dipendenti Coop, contributi degli enti locali) è destinata a 50 bambini che vi abiteranno in pianta stabile, ma sarà anche punto di riferimento a cui rivolgersi sul territorio per ricevere cure e assistenza medica. Nella struttura sono previste aule, camere da letto, refettorio, ambulatorio, generatore di energia elettrica, pozzi e cisterne per l’acqua, alimenti e medicinali. «La nostra è una sfida dell’autonomia – spiega don Andrea Cristiani -, fare in modo che la casa famiglia diventi una struttura in grado di autofinanziarsi grazie alle attività collaterali di agricoltura, allevamento e artigianato». (ANSA).