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COREA DEL NORD, CRISI NUCLEARE: DEMOLITA LA TORRE DEL REATTORE DI YONGBYON

Questa mattina la torre di raffreddamento del reattore di Yongbyon, simbolo della capacità nucleare del regime comunista di Pyongyang dai tempi della Guerra fredda, è stata abbattuta. La Corea del Nord ha voluto così dimostrare la sua adesione concreta all’accordo per lo smantellamento delle attività nucleari in cambio di aiuti energetici ed economici raggiunto lo scorso anno a Pechino. La demolizione della struttura è stata salutata con approvazione da diplomatici sudcoreani e statunitensi come un significativo e importante passo avanti verso la normalizzazione dei rapporti con la comunità internazionale. Il fumo in uscita dalla torre di Yongbyon, captato da satelliti americani, fu il segnale di attività nucleare da cui cominciò nell’autunno del 2002 la crisi che contrappose Pyongyang e Stati Uniti. Nell’ottobre 2006 la Corea del Nord allarmò il mondo affermando di aver compiuto un test nucleare sotterraneo, i cui effetti furono percepiti da Corea del Sud e Cina, anche se alcuni scienziati misero in dubbio la reale portata dell’esplosione. Ieri Pyongyang ha consegnato, con sei mesi di ritardo, il rapporto sulle sue attività nucleari come previsto dall’accordo di Pechino sottoscritto con Stati Uniti, Corea del Sud, Cina, Giappone e Russia, e che aveva già portato alla cessazione delle attività del reattore di Yongbyon: il documento di 60 pagine è ora al vaglio degli esperti. Ciò permetterà al governo nordcoreano di ricevere, in questa fase, un milione di tonnellate di petrolio o aiuti economici equivalenti. Gli Stati Uniti hanno annunciato che toglieranno alcune delle sanzioni imposte a Pyongyang ed eventualmente cancelleranno la Corea del Nord dai paesi dotati di armi di distruzione di massa e sostenitori del terrorismo.Sir