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COREA DEL NORD, DUBBI DEGLI ESPERTI SU TEST NUCLEARE E TIMORI DI UN SECONDO ESPERIMENTO

Mentre il Giappone, presidente di turno del Consiglio di sicurezza dell’Onu, preme per una risposta dura contro la Corea del Nord nonostante le riserve di Cina e Russia, esperti giapponesi e statunitensi non sono in grado di confermare se il movimento tellurico registrato lunedì sia stato effettivamente provocato dall’esperimento nucleare sotterraneo annunciato da Pyongyang. “La verità è che ci vorrà molto tempo prima di poter essere in grado di fare valutazioni. Dal momento che gli effetti sono stati così lievi, potremmo anche non esserlo mai” ha commentato Thomas Schieffer, inviato statunitense in Giappone.

Secondo il ministro della Difesa francese Michele Alliot-Marie, si sarebbe trattato di un’esplosione non nucleare “di limitata entità”. “Nel caso in cui sia stata un’esplosione nucleare – ha aggiunto Alliot-Marie in un’intervista alla radio ‘Europe 1′ – è stato un fallimento”. Nonostante le perplessità, Schieffer ha ribadito che, dal momento che “i nordcoreani hanno detto di aver fatto esplodere un ordigno nucleare… la politica deve agire sulla base che è questo che hanno fatto”.

Ha invece invitato alla cautela finché il test non verrà accertato il ministro degli Esteri giapponese, Taro Aso, che – nel corso di un’audizione parlamentare – ha però affermato di disporre di informazioni non confermate secondo cui la Corea del Nord in giornata potrebbe condurre un secondo esperimento. Timori accresciuti dalle recenti affermazioni di Kim Yong-nam, presidente della Suprema assemblea del popolo e numero due del regime. “Se gli Stati Uniti continueranno a mantenere un comportamento ostile e a fare pressione su di noi in varie forme, non avremo altra scelta che fare passi concreti per affrontare la cosa” ha detto Yong-nam durante un incontro con una delegazione dell’agenzia di stampa giapponese ‘Kyodo’, aggiungendo che sanzioni rigide verranno intese come una dichiarazione di guerra e che “più faranno pressione su di noi, più forte sarà la nostra risposta”.Misna