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COREA DEL NORD, REAZIONI INTERNAZIONALI A ANNUNCIO SOSPENSIONE COLLOQUI SU NUCLEARE

La comunità internazionale ha condannato la decisione della Corea del Nord di sospendere “a tempo indeterminato” i colloqui sul programma nucleare in suo possesso e l’annuncio relativo al “potenziamento del suo arsenale di armi atomiche”. Commentando il comunicato diffuso ieri dal ministero degli Esteri nordcoreano attraverso l’agenzia di stampa statale Kcna, il segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, ha detto che “gli Usa e i suoi alleati sono in grado di affrontare qualsiasi potenziale minaccia proveniente da Pyongyang”, ma ha sottolineato che in questo modo il Paese asiatico “non fa che aumentare il suo isolamento dal resto del mondo”.

La Corea del Sud – che insieme a Russia, Cina, Giappone, Usa e la stessa Corea del Nord ha partecipato a tre colloqui per risolvere la crisi nucleare scoppiata nell’ottobre 2002 – ha affermato di volere “la partecipazione incondizionata” della nazione confinante ai prossimi incontri ‘a sei’ e ha aggiunto che si impegnerà a ottenere una risposta. La medesima determinazione a riprendere i negoziati è stata espressa dal primo ministro giapponese Junichiro Koizumi, mentre il ministero degli Esteri russo, in un comunicato, ha affermato: “Rispettiamo le preoccupazioni nordcoreane per la propria sicurezza, ma crediamo che il problema vada risolto con il dialogo piuttosto che attraverso una corsa alle armi, specialmente se si tratta di armamenti nucleari”.

Più sintetico, il ministero degli Esteri cinese si è limitato ad auspicare una rapida ripresa dei colloqui a sei. Sull’argomento è intervenuto anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan: “Spero che non sia una posizione definitiva – ha detto – perché gli altri Paesi coinvolti nei negoziati a sei e il mio inviato, che è stato in Corea del Nord e negli Stati della regione, ritengono che questa sia la strada giusta e sperano di ottenere risultati”. L’Unione europea ha “condannato” le affermazioni dello Stato asiatico comunista, invitando a ritornare sui propri passi, mentre il ministro degli Esteri britannico Jack Straw ha parlato di un “grave errore” da parte dei nordcoreani e il suo omologo tedesco Joschka Fischer ha di nuovo sollecitato la ripresa dei negoziati.Misna