Toscana

CRISI ECONOMICA, I SINDACATI TOSCANI CHIEDONO CHE GOVERNO, IMPRESE E REGIONE FACCIANO LA LORO PARTE

Sindacati uniti per affrontare la pesante situazione economica e sociale che investe anche la Toscana. Un documento unitario chiede azioni efficaci su tre livelli di interventi – governo, imprese e Regione Toscana – per contrastare l’emergenza e mettere il sistema produttivo in condizione di affrontare la ripresa futura.Nel documento presentato dai tre segretari generali di Cgil Cisl Uil Toscana, rispettivamente Alessio Gramolati, Maurizio Petriccioli e Vito Marchiani, si chiedono al governo azioni concrete per l’attivazione di tutte le risorse disponibili per realizzare definitivamente le grandi opere come la «Tirrenica», la «Due mari», l’Alta velocità, la Piattaforma logistica costiera e la rapida cantierizzazione delle opere infrastrutturali già finanziate come la tratta ferroviaria Pistoia-Lucca, quella stradale tra Siena e Firenze, la terza corsia della Firenze-Mare e la ferrovia Pontremolese. Altre richieste riguardano iniziative per la ripresa dei consumi, la riforma fiscale, nuovi interventi sugli ammortizzatori sociali da estendere anche ai precari e rendere universale il sistema di sostegno al reddito di tutti i lavoratori.Alle imprese è chiesta la sottoscrizione di un protocollo di relazioni sindacali per la gestione preventiva dei processi di crisi e il mantenimento dei livelli occupazionali. Oltre all’anticipazione degli ammortizzatori sociali e la difesa dell’occupazione, anche attraverso processi di reinserimento degli esuberi attraverso la mobilità del posto di lavoro. Nuove azioni sono chieste alla Regione Toscana per realizzare nuove infrastrutture che da tempo sono ritenute indispensabili per lo sviluppo dell’economia regionale. Per far questo occorre, tra l’altro, indirizzare l’utilizzo delle risorse del Fondo europeo per lo sviluppo regionale, attraverso elementi di selettività che premino le imprese capaci di far cresce l’occupazione, facciano contrattazione decentrata, favoriscano la bilateralità, osservando le norme in materia di salute e sicurezza. Alla Regione è chiesto inoltre il sostegno alle famiglie che non hanno reddito, il contenimento delle tasse, delle tariffe e dei prezzi, attraverso la maggiore efficienza nei servizi pubblici, riducendo costi impropri e sprechi. Regione ed enti locali dovranno coniugare politiche di sviluppo per il superamento della crisi e il mantenimento delle condizioni di vita dei cittadini. (e. c.)