Toscana

CRISI IDRICA: LA TOSCANA SI PREPARA A VARARE UNA LEGGE

Una legge ad hoc per l’emergenza idrica per dotarsi di uno “strumento ordinario da attivare a seguito del dichiarato stato di emergenza regionale“ e che “disciplini le azioni volte a contrastare le situazioni di crisi nel rispetto della tutela del patrimonio idrico esistente”. Questo l’intento della proposta di legge “Norme per la gestione delle crisi idriche e idropotabili”, che contiene specifiche modifiche alle leggi regionali 69/2011 (Istituzione dell’autorità idrica toscana e delle autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani) e 91/1998 (Norme per la difesa del suolo). La proposta di legge, illustrata in commissione Ambiente e territorio presieduta da Vincenzo Ceccarelli (Pd), “scaturisce dalla necessità di disciplinare modalità operative e attuazione degli interventi finalizzati al superamento delle situazioni di emergenza idrica e idropotabile che negli ultimi anni hanno interessato periodicamente la Toscana e che, per la loro peculiarità di fenomeni non improvvisi, possono essere gestite in maniera diversa dalle altre calamità” ha spiegato Franco Gallori, responsabile del Settore Tutela e gestione delle risorse idriche della Regione. “Lo strumento primario – ha spiegato Gallori – è individuato nel piano straordinario di emergenza, varato dal presidente Rossi, che contiene interventi e misure atti a garantire l’omogeneità delle azioni intraprese e, contestualmente, a verificarne la sostenibilità per una corretta gestione della risorsa che si concretizza anche attraverso il risparmio idrico e un equo riparto tra usi e utilizzatori”. Tra gli obiettivi della proposta, anche quello di “accelerare la tempistica di attuazione degli interventi e delle misure previsti nel piano di emergenza, prevedendo, in caso di ritardi o inadempienze da parte degli enti preposti, l’esercizio di poteri sostitutivi”. La legge detta anche una serie di iniziative su più fronti, come l’informazione e azioni volte a eliminare sprechi e usi impropri, fino ad arrivare a limitazioni quantitative. Prevista poi l’istituzione di una cabina tecnica di regia per il supporto tecnico al presidente della Giunta nelle fasi di redazione del piano e di monitoraggio e controllo, e una norma a carattere retroattivo affinché le disposizioni “valgano anche con riferimento a quanto stabilito per effetto della dichiarazione di emergenza idrica e idropotabile in atto alla data di entrata in vigore della legge”.