Toscana

Caritas Firenze festeggia 50 anni, il convegno in Palazzo Vecchio

«50 anni di storie, volti, sguardi. La nostra storia, il nostro domani». È questo il titolo del convegno organizzato da Caritas Firenze per celebrare i suoi primi cinquant’anni di attività.

La mattinata di lavori nel Salone dei Cinquecento, dopo i saluti iniziali da parte dell’assessora all’educazione, welfare e immigrazione Sara Funaro, del Cardinale Giuseppe Betori e del direttore Caritas diocesana Riccardo Bonechi, ha visto una tavola rotonda con il vescovo presidente di Caritas Italiana, Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, la dottoressa Flaminia Vola del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale e don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana. A seguire, gli interventi di don Fabio Marella, Luca Orsoni e Marzio Mori.

“Oggi è la festa dei tanti operatori e volontari che si sono impegnati in tale azione pastorale nel tempo e continuano a farlo ogni giorno. È l’occasione per ringraziarli!” ha detto il cardinale Betori nel suo saluto. “Risulta evidente – ha affermato – che il compito della Caritas non sia di assistenza filantropica. La prima attenzione non deve essere alle possibili risposte da dare ai problemi che la società pone, ma a costruire un rapporto di fiducia che consenta a chi è nel bisogno di sentirsi accolto e ascoltato. All’operatore, al volontario, alla comunità, il compito di creare le condizioni per facilitare tutto ciò.In concreto, riconoscere a ogni persona le risorse che le sono proprie e aiutarla a servirsene per la propria realizzazione. L’aiuto non è solamente la moneta o il pacco che viene dato; perché se quella moneta o quei beni confermano la statica permanenza del povero lì dove si trova, potremmo averne date anche molte di monete, di cibo, di indumenti e di cose, ma la prospettiva di uscire dalla situazione di povertà per andare verso una vita degna potrebbe non esserci. Se invece al posto dei beni siamo in grado di offrire a chi è più fragile una mano perché anch’egli possa camminare, la sua prospettiva potrà cambiare. È necessario centrare l’attenzione sullecapacità di azione della personache incontriamo e su come sostenerla nel far fronte alle difficoltà della vita”.

A conclusione del convegno, è stato preparato dall’ associazione “Cuochi fiorentini”, dalla federazione italiana “Cuochi insieme a voi” e dal dipartimento “Solidarietà emergenze Firenze e Toscana” un piccolo buffet presso il Chiostro della Basilica di Santa Croce. Un altro momento celebrativo importante è previsto invece per lunedì 15 maggio, quando alla Badia Fiorentina l’Arcivescovo di Firenze concelebrerà con i sacerdoti presenti la Santa Messa.