Toscana

Caritas di Arezzo: prestito sociale, erogati oltre 250mila euro nel 2014

152 richieste di finanziamento approvate per un importo di 252.700 euro nel periodo compreso tra il gennaio 2014 e il marzo del 2015. Questi alcuni dei risultati del servizio di “prestito sociale”, cioè senza interesse, attivato all’inizio di dicembre del 2013. Finanziato dalla Regione Toscana, il progetto “Dare credito all’inclusione sociale” vede la Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro capofila per i distretti socio-sanitari di Arezzo e del Casentino ed è nato per dare un aiuto concreto a quelle famiglie, residenti nei comuni dei due distretti, che si trovano in difficoltà o in una situazione economica, temporanea e contingente, che non consente loro di sostenere spese necessarie per motivi di salute o connesse alla situazione familiare, abitativa, scolastica, formativa, o lavorativa.

Tantissimi i contatti ricevuti e i colloqui effettuati dai Centri d’ascolto, che in molte occasioni hanno permesso ai richiedenti aiuto di accedere ad altri servizi della Caritas diocesana o delle istituzioni pubbliche.

Le domande presentate alla commissione dai Centri di ascolto sono state 135 per la Zona di Arezzo, di cui 105 approvate. In totale sono stati erogati 166.950 euro, di cui 30.150,63 già restituiti. Nel distretto socio-sanitario del Casentino invece, sono state presentate 54 domande, di cui 49 approvate. In totale sono stati erogati 85.800 euro di cui 18.265,31 già restituiti. A beneficiare di questo servizio sono nella maggioranza dei casi famiglie italiane (65,13%), seguite dalle famiglie romene (5,9%), marocchine (5,6%) e macedoni (2,6%).

Le famiglie che hanno avuto accesso a questo prestito senza interesse si sono impegnate a seguire dei progetti personalizzati per favorirne la stabilità e il reinserimento sociale e sono costantemente seguite da dei tutor che hanno costruito con loro dei rapporti di fiducia reciproca.

L’importo massimo erogabile è di 3mila euro da restituire in massimo 36 mesi. Per fare richiesta è possibile rivolgersi a uno dei Centri di Ascolto facenti parte del progetto e richiedere un appuntamento. Nel dettaglio per il distretto socio-sanitario aretino le sedi presso cui rivolgersi sono: il Centro di ascolto della Caritas diocesana, il Centro di ascolto della parrocchia di San Donato, il Centro di ascolto della parrocchia di Pescaiola, il Centro di ascolto della parrocchia di Capolona, i Centri di ascolto Anteas/Cisl con sedi in Arezzo e Subbiano, i Centri di ascolto della Misericordia di Arezzo e di Monte San Savino. Per il distretto socio-sanitario del Casentino le sedi sono: il Centro di ascolto della parrocchia di S. Ippolito Martire in Bibbiena, la Misericordia di Bibbiena e l’Anpas di Rassina. Le domande vengono analizzate da una commissione di valutazione nella quale sono presenti anche i servizi sociali delle due zone socio-sanitarie, con un assistente sociale incaricato.

Per approfondire i dati relativi a questo servizio è possibile consultare il IX Rapporto diocesano sulle povertà redatto dalla Caritas diocesana. Il Report è scaricabile dal sito www.diocesiarezzo.it (sezione documenti), dal sito www.caritasarezzo.it o chiederne copia cartacea alla Caritas diocesana.