Toscana

Centro sportivo italiano: da 70 anni lo sport che «vale»

«Vi incoraggio a portare avanti il vostro impegno attraverso lo sport con i ragazzi delle periferie delle città: insieme con i palloni per giocare potete dare anche ragioni di speranza e di fiducia». Questo l’invito che papa Francesco rivolgeva al Csi durante l’udienza del 7 giugno dell’anno scorso. Un appello che anche in Toscana è stato raccolta. E sarà ribadito durante la festa per i 70 anni dell’associazione toscana questo sabato, 24 ottobre, a partire dalle ore 16 presso il Teatro della Fiaba a Firenze (via delle Mimose 12).

Introdurrà il presidente regionale Csi Carlo Faraci e, al suo fianco, il campione olimpico Igor Cassina, testimonial dell’associazione. Poi un video-messaggio del card. Giuseppe Betori e gli interventi di Massimo Achini (presidente nazionale Csi), Eugenio Giani (presidente del Consiglio regionale), Andrea Vannucci (assessore allo sport del Comune di Firenze), Salvatore Sanzo (presidente regionale Coni e assessore allo sport del comune di Pisa), Sandra Capuzzi (responsabile sport dell’Anci). A seguire il momento celebrativo con un filmato storico sulla storia del Csi e l’esibizione di ginnastica ritmica delle ragazze della Polisportiva «Stella Rossa» di Castelfranco di Sotto (campionesse italiane Csi). Infine la premiazione del «Discobolo d’oro» al merito per Pierpaolo Barni (ex-presidente regionale Csi e consigliere nazionale), le premiazioni degli ex-presidenti e attuali presidenti dei comitati territoriali. Un riconoscimento sarà dato anche alle società «storiche» con oltre 40 anni di affiliazione: Associazione Ricreatorio Pio II Costone di Siena (nata del 1907, nel Csi dal 1944), G.S. Gualdo-cultura e sport di Firenze (nel Csi dal 1964), G.S. «I Passi» di Pisa (nato e affiliato al Csi dal 1965), G.S. Bellaria Cappuccini (nato e affiliato al Csi da 1972). Infine, la premiazione del concorso «NutriAmo lo sport» con gli alunni delle scuole.

«È molto bello oggi – spiega Carlo Faraci – avere la consapevolezza di far parte di una grande lunga storia. In realtà è una storia che ha avuto inizio nel 1906 con la nascita della  Federazione Associazioni Sportive Cattoliche, interrotta nel 1927 dal regime fascista e ripresa nel novembre del 1944 con l’approvazione dello statuto del Centro Sportivo Italiano. È bello pensare che altri uomini solo alcuni mesi dopo, agli inizi del 1945, hanno cominciato ad accendere, forti di grandi ideali e immensa passione, le fiammelle di una presenza anche nella nostra Toscana. Se il Csi è quello di oggi, ossia una grande straordinaria associazione, è perché ci sono stati e ci sono nei comitati e nelle società sportive tantissimi “eroi del quotidiano”».La dimensione sportiva, che ha acquisito in questi ultimi decenni un posto fondamentale nella vita sociale, secondo il cardinale Giuseppe Betori «non può mancare di essere illuminata anche da una prospettiva di fede». «E questo è ciò che il Centro sportivo ha sempre assicurato» e per questo «gli siamo grati per la vicinanza che ha sempre avuto con le nostre comunità parrocchiali. Soprattutto l’animazione della pastorale giovanile non può fare a meno di esprimersi anche attraverso un’esperienza sportiva o anche soltanto ludica dei nostri ragazzi. E poter contare su un’Associazione che dà un quadro di riferimento sia organizzativo che valoriale a queste esperienze parrocchiali è importante per non dover ricorrere a una improvvisazione che non sempre, appunto, è capace di rispondere ai bisogni delle nostre comunità».

«Il Csi – sostiene Stefania Saccardi, assessore regionale – rappresenta nella realtà sportiva toscana della Regione una presenza solida e ben radicata. Ne ho sempre apprezzato quei principi di lealtà, coraggio, etica nel rapporto con l’avversario che da sempre lo hanno contraddistinto. Nel febbraio scorso abbiamo firmato con il Csi un accordo di collaborazione per programmare e realizzare insieme manifestazioni sportive di livello nazionale ed internazionale. Nel Csi abbiamo un alleato importante – conclude l’assessore – per consolidare la direzione intrapresa e confermata con la recente approvazione della nuova legge sullo sport per diffondere e promuovere una cultura sportiva basata sull’etica, sulla correttezza, sull’adozione di corretti stili di vita».