Toscana

Cesvot, bilancio di fine anno. In Toscana 100 mila volontari

Il 2015, si legge in una nota, è stato «un anno importante per Cesvot, nel corso del quale è stata effettuata una rilevante revisione organizzativa e funzionale». «Sono state ridotte le spese di gestione e i costi fissi. Contemporaneamente sono aumentate le entrate correnti derivanti da risorse aggiuntive per un totale di 330mila euro».

Sono 3.404 le associazioni di volontariato toscane e 100 mila i volontari stimati. Il 74% delle organizzazioni sono attive in ambito sociale e sanitario e, la maggior parte di loro, si occupa di disabilità, anziani e migranti. Il 35% sono di piccole dimensioni, hanno cioè meno di 10 volontari; il 71,3% sono aconfessionali ed il 46% sono nate prima del 1994. Il 47,4% di loro ha convenzioni con gli enti pubblici, il 57% collabora con il Comune di riferimento e l’83% delle associazioni socio-sanitarie collabora con le Asl.

La gran parte delle organizzazioni utilizza i servizi messi a disposizione da Cesvot. Nell’ultimo anno sono state erogate 1.667 consulenze; 97 i corsi di formazione attivati con quasi 2mila partecipanti. Sono stati organizzati 16 eventi pubblici , realizzate 87 trasmissioni radio dedicate alle attività svolte dai volontari e 2 Convegni nazionali ai quali hanno partecipato 500 persone.

«Nel 2016 – ha annunciato Federico Gelli, presidente Cesvot – organizzeremo attività di orientamento e formazione sui temi della disabilità, delle povertà, dell’accoglienza migranti anche per aiutare le associazioni a partecipare ai bandi europei che usciranno nei prossimi mesi grazie alle opportunità offerte dalla Regione Toscana e dai fondi FSE, Asse inclusione sociale».

Alla disabilità ed alla povertà sono destinate risorse importanti nella legge di Stabilità votata nei giorni scorsi. «La prima – afferma Federico Gelli –  che mette al centro il sociale ad esso destinando un’attenzione come da tempo nessun Governo aveva fatto. Viene istituito un Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, con 600 milioni di euro per il 2016 (cifra che sommata alle risorse già stanziate porta il totale a 1,4 miliardi) e un miliardo a decorrere dal 2017. Nasce la «carta della famiglia» destinata ai nuclei con almeno tre figli minori residenti in Italia, anche se stranieri. E’ volontaria e servirà, in base all’Isee, per ottenere sconti a servizi privati e pubblici che aderiranno all’iniziativa. Il Governo ha poi riservato una attenzione particolare alla disabilità, e di questo c’è da esserne orgogliosi. Complessivamente sono stati stanziati 165 milioni di euro per finanziare diversi progetti. Insieme ad Ileana Argentin ho presentato un emendamento, poi approvato dalla commissione Bilancio, che stanzia 5 milioni di euro per alcune misure finalizzate a rendere effettivamente indipendente la vita delle persone con disabilità grave . A questi si devono poi aggiungere i 70 milioni di euro destinati all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali, e ulteriori 90 milioni per il finanziamento del progetto ‘Dopo di noi’, per il sostegno delle persone con disabilità grave prive di legami familiari».