Coldiretti, cibo "tarocco" costa 30 mila posti di lavoro
Vino (Chianti e Montepulciano in testa), olio, salumi e formaggi: ecco la hit parade dei prodotti del nostro paniere che mezzo mondo ci copia. Un ammanco da 6 miliardi di euro l’anno per il Pil agricolo della regione
30 mila posti di lavoro nella filiera agroalimentare dalla lotta alla contraffazione, all’agro-pirateria e al falso Made in Tuscany. E’ quanto stima Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it ) all’indomani della chiusura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione che si è tenuto a Cernobbio e che ha conferito alla Toscana il primato della “regione più taroccata del pianeta”. Vino (Chianti e Montepulciano in testa), olio, salumi e formaggi: ecco la hit parade dei prodotti del nostro paniere che mezzo mondo ci copia e che sono finiti nel cesto della vergogna in vetrina a Villa d’Este insieme a tanti altri “falsi” d’autore del bel paese. Un ammanco da 6 miliardi di euro l’anno per il Pil agricolo della regione che in termini di occupazione costa 30 mila posti di lavoro, più di quelli “persi” negli ultimi 48 mesi. Secondo i dati diffusi prima dell’estate da Irpet e Uniocamere la Toscana ha infatti, perso in 4 anni 22 mila posti di lavoro. “La Toscana ha un potenziale occupazionale inespresso enorme – commenta Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana riprendendo uno degli argomenti principali del weekend di Cernobbio a cui ha partecipato anche il Premier Mario Monti - la contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari costano alla nostra regione 30 mila posti di lavoro che si potrebbero creare con una seria azione di contrasto a livello nazionale ed internazionale. La politica deve però decidere che strada prendere, e soprattutto da che parte stare se vuole dare una risposta seria, convinta, decisa alla crisi occupazionale che stiamo vivendo”.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento