Toscana

Commercio, Scaletti: «Regione impegnata su credito per piccole-medie imprese»

“Per questo occorre strutturare un sistema di aiuti basato sul miglioramento delle condizioni per l’accesso al credito – ha sottolineato l’assessore regionale al commercio e al turismo Cristina Scaletti nelle sue conclusioni ai lavori degli Stati generali del commercio e del turismo, svoltisi oggi al Palazzo dei congressi e dedicate nel pomeriggio ai temi del settore commerciale – che consentirebbe, da una parte, di sopperire alla temporanea carenza di liquidità determinata dall’attuale fase di debolezza in cui versa l’economia; mentre dall’altra potrebbe consentire un rilancio degli investimenti in una prospettiva di crescita più a medio-lungo periodo, rafforzando e armonizzando gli strumenti regionali e nazionali per l’attivazione di garanzie pubbliche a sostegno degli investimenti e della liquidità”.

E’ la risposta ad un vero e proprio grido di dolore da parte delle categorie commerciali quello cui intende rispondere l’assessore: “Occorre incentivare, anche con una azione sinergica tra Regione, sistema camerale e associazioni di categoria, la creazione di reti di impresa in grado di attivare politiche imprenditoriali in grado di limitare il più possibile i costi e allo stesso tempo qualificare i servizi. Tali obiettivi saranno perseguiti attraverso specifiche forme di incentivazione rivolte alle reti e a priorità per l’ottenimento di finanziamenti regionali, nazionali e comunitari”.

Anche il tema della ripartizione di competenze tra Stato e Regioni e del ruolo della Corte Costituzionale è stato considerato nel ragionamento svolto dall’assessore davanti all’assemblea: “Vanno attivati tutti rapporti di collaborazione con lo Stato per avviare una profonda riflessione al fine di evitare, nel futuro, contenziosi e sovrapposizione di norme che destano difficoltà di interpretazione e di gestione sia per le imprese che per gli enti. La Toscana resta convinta comunque del ruolo delle Regioni in materia di commercio e del ruolo fondamentale che svolge un corretto equilibrio tra le forme distributive cosa che non può essere garantita da una liberalizzazione selvaggia. L’armonia tra le varie forme di commercio tutela l’identità, l’occupazione, la coesione sociale e l’economia”.