Toscana

Comuni. Via a referendum fusioni, ma su Bibbiena Lega frena

«In tutti i casi abbiamo espresso un parere favorevole- spiega alla «Dire» il presidente della commissione, Giacomo Bugliani (Pd)-, perché avevamo le delibere favorevoli dei Consigli comunali, i pareri dei sindaci, che sono stati tutti ascoltati, a loro volta favorevoli. E, quindi, abbiamo deciso di consentire l’indizione dei referendum». Probabilmente, aggiunge, «verrà assunto l’impegno politico rispetto a Dicomano e San Godenzo di raggiungere la maggioranza dei sì fra gli elettori in ognuno dei due Comuni coinvolti, perché questo ci è stato chiesto dai sindaci. La stessa cosa, probabilmente, avverrà con Bibbiena e Ortignano, visto che il Comune di Bibbiena lo ha inserito nella delibera relativa alla fusione». La commissione ha espletato le audizioni dei sindaci delle amministrazioni cittadine coinvolte e anche del comitato del ‘nò alla fusione fra Bibbiena e Ortignano.

Il fronte dei contrari, in questo caso, riguarda alcuni cittadini di Ortignano preoccupati per la sproporzione che si verrebbe a creare: il loro comune, sostengono, rischierebbe di finire fagocitato da Bibbiena, che è più grande e popoloso. Tuttavia, Bugliani prova a sminare il campo: «Esiste la possibilità – ricorda – di istituire dei municipi anche in quelle realtà che non avranno la sede della casa comunale».

 Le frizioni, tuttavia, restano e trovano ascolto nella Lega, che al momento della deliberazione si esprime col suo esponente Marco Casucci con un’astensione critica rispetto all’aggregazione nel Casentino: «Abbiamo votato in questo modo- afferma al termine della riunione della commissione- perché, pur essendo sempre favorevoli affinché si esprima la volontà popolare e ritenendo il referendum uno strumento da valorizzare, in questo caso abbiamo constatato la mancanza di un adeguato processo partecipativo». Per Bibbiena, fa presente, «il sindaco ha menzionato sì una serie di iniziative che si sono tenute, ma senza indicare il numero dei partecipanti. A Ortignano, invece – aggiunge Casucc i-, si è svolto solamente un Consiglio comunale aperto». Mentre, ribadisce l’esponente del Carroccio, «per noi è importante il dato della partecipazione sia in assoluto che in senso relativo». La Lega suggerisce in questo caso un itinerario alternativo: l’incentivazione delle gestioni associate fra amministrazioni comunali.