Toscana

Confcooperative Toscana, i volontari del servizio civile incontrano i giovani imprenditori

I ragazzi che stanno svolgendo Servizio Civile Regionale ed Universale nelle sedi  delle cooperative sociali hanno avuto nei giorni scorsi la possibilità di raccontarsi e di confrontarsi con altre storie. Con loro anche la presidente di Confcooperative Toscana, Claudia Fiaschi, e il presidente di Confcooperative – Federsolidarietà Toscana, Alberto Grilli. L’evento è stato anche l’occasione per avviare una riflessione su come valorizzare le esperienze del servizio civile e prosegue parallelamente agli incontri mensili di formazione fra giovani imprenditori.

“Il servizio civile è occasione di crescita umana, prima che professionale – spiega la presidente Fiaschi –  Immergersi nel mondo della cooperazione, vivere esperienze lavorative in prima persona, possono essere il modo più efficace per capire le proprie potenzialità e attitudini. La fase del confronto e di ascolto è essenziale per un miglioramento reciproco e  per aiutare i giovani a scoprire qual è la strada da intraprendere a loro più congeniale. Il mondo della cooperazione ha bisogno di loro e oggi più che mai è necessario rafforzare questo settore con energie nuove e idee innovative, per reagire prontamente a bisogni emergenti in contesti nuovi”.

“L’attività dei giovani nelle sedi dell’associazione è essenziale soprattutto oggi – dichiara il presidente Grilli –  nella prospettiva di rafforzare la base operativa del Terzo Settore che assume sempre più un  ruolo fondamentale e complementare al pubblico nei processi di pianificazione e programmazione. La cooperazione, in particolare in questi ultimi mesi, ha dimostrato di essere parte essenziale e integrante del sistema toscano del welfare”.

“Il Servizio Civile è un’opportunità davvero unica per la crescita umana, soprattutto in un momento storico difficile come quello attuale – commetta la coordinatrice del gruppo giovani imprenditori di Confcooperative Toscana Ester Macrì –  Ci teniamo molto a questo momento di confronto con i volontari alla fine di questo loro bel percorso: è importante che siano i giovani stessi a ascoltare e confrontarsi con i loro coetanei”.