Toscana

Contributo bonifica, Enrico Rossi: sia detraibile dalle tasse

«Ci si impegni per togliere dalla denuncia dei redditi il contributo che i cittadini versano per i consorzi di bonifica. Sarebbe un passo avanti che potrebbe essere già fatto nella finanziaria: poter detrarre qualche decina di euro dalla propria denuncia dei redditi, che poi è quello che all’incirca si paga per la manutenzione» dei fiumi.

Lo propone il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che sposa l’idea lanciata dall’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni. «Una deducibilità che è già prevista- spiega la stessa Fratoni-, ma oggi è poca cosa. E siccome si tratta di un contributo di scopo, pubblico, che punta ad un obiettivo effettivo, la detrazione sulle dichiarazioni dei redditi sarebbe un segnale importante».

Anche perché, sottolinea Rossi, la manutenzione resta un capitolo «importantissimo: io purtroppo sono dovuto andare su tante alluvioni e assicuro che tante alluvioni o non ci sarebbero state, o avrebbero avuto un impatto molto inferiore se i fiumi, i fossi, i canali, fossero stati tenuti in maniera più adeguata».

Naturalmente, aggiunge, «la Regione, che si è accollata la responsabilità di trasformare da 26 a 6 i consorzi, poi di fare queste leggi di programmazione annuale e di aumentare le risorse, decidendo di estendere a tutti il pagamento del contributo di bonifica, deve aumentare i propri strumenti di controllo». Quindi, conclude, «presenteremo, forse alla ripresa, a settembre, qualche correzione all’attuale legge, perché vogliamo essere ancora più vigili perché i consorzi facciano fino in fondo la loro parte». 

Ad oggi i dipendenti dei 6 Consorzi di bonifica sono 542 dei quali 424 (80%) nel settore tecnico e 118 (20%) in quello amministrativo. Con una delibera di aprile che mira ad applicare anche ai Consorzi i principi di razionalizzazione della spesa in vigore per le pubbliche amministrazioni, la Giunta regionale ha dato indirizzi con cui si stabilisce di limitare al massimo le spese per nuove assunzioni di personale non operaio, per l’acquisizione di immobili o di vetture.

Nei giorni scorsi una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale toscano, presentata dal vicepresidente Marco Stella (Forza Italia) ed emendata dal gruppo del partito democratico chiedeva di attivarsi nei confronti del Parlamento perché vengano esaminate quanto prima le proposte di legge depositate che prevedono la riorganizzazione dei Consorzi di bonifica, fino all’ipotesi di un loro superamento.

Il testo puntava a sollecitare il Governo per arrivare ad un trasferimento delle funzioni agli enti pubblici territoriali, anche per assicurare una ulteriore razionalizzazione delle competenze degli enti che si occupano di tutela del suolo, migliorarne l’azione amministrativa ed evitare inutili sovrapposizioni e conflitti di competenze.