Toscana

Cooperative di comunità per lo sviluppo dei territori marginali, firmata intesa

Sull’Appenino Tosco Emiliano, nel comune di Succiso sul versante di Reggio Emilia, c’è invece la cooperativa della Valle dei Cavalieri: bar, agriturismo, bottega di alimentari e produzione di formaggio. Ma al di là dei numeri lo strumento è importante per contrastare lo spopolamento di territori montani e marginali, per mettere insieme e ridare slancio ad attività economiche che da sole non hanno più la forza di andare avanti oppure per difendere e custodire paesaggio e ambiente. Le cooperative di comunità con la loro offerta di beni e servizi svolgono infatti spesso un’azione essenziale nei confronti di chi in quei territori ha scelto di rimanere o ha deciso di trasferirsi. Per questo Regione Toscana e Alleanza delle Cooperative hanno deciso di firmare un’intesa individuando queste particolarissime cooperative come una risposta alle esigenze dei territori in condizioni di vulnerabilità e con un fabbisogno specifico e come strumento per sviluppare attività economiche finalizzate allo sviluppo comunitario e al benessere collettivo, prevedendo un piano di iniziative per la loro promozione. La firma sul protocolli – che segue a quella con Legambiente e precede quella con Anci, l’associazione dei comuni – è stata apposta stamani a Palazzo Strozzi Sacrati dall’assessore regionale alla presidenza della Regione Toscana Bugli, dall’assessore alle attività produttive, al credito, al turismo e al commercio Ciuoffo e dal presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane della Toscana Negrini.“La scelta di puntare sulle cooperative di comunità si lega al percorso sull’economia della condivisione e della collaborazione (un passo ancora avanti rispetto alla sharing economy) che abbiamo avviato nei mesi scorsi con il progetto #CollaboraToscana – spiega l’assessore Vittorio Bugli –. Ci siamo chiesti come intervenire in situazioni di disagio per rilanciare servizi che in quei territori mancano o sono venuti meno. Ci siamo guardati attorno per capire quale esperienze già esistono o quali strumenti è utile creare; e le cooperative di comunità siamo convinti che possono essere una risposta”. “Anche in Toscana dobbiamo fare i conti con squilibri economici – sottolinea l’assessore alle attività economiche, Stefano Ciuoffo –. Ma la Toscana o è tutta o è nessuna: dobbiamo tenere insieme la rete territoriale, smettendo a volte di parlare solo in termini di economicità”.Il protocollo andrà a pesare positivamente sul futuro delle comunità locali a rischio di spopolamento, con particolare riferimento a quelle situate in territori montani e marginali, e riconosce il ruolo fondamentale della cooperazione di comunità tesa all’organizzazione e alla gestione di attività che interessano in particolare il paesaggio e l’ambiente.Regione e Alleanza delle Cooperative Toscane, formata dalle tre Centrali Legacoop Toscana, Confcooperative Toscana e AGCI Toscana, nei prossimi mesi predisporranno una agenda di iniziative di divulgazione e promozione dell’istituto delle cooperative di comunità. Nel frattempo le centrali cooperative si impegnano a mettere a disposizione competenze specialistiche e materiale documentale per la realizzazione di queste azioni, che si accompagneranno all’impegno della Regione a verificare forme e modalità di sostegno alla realizzazione degli studi di fattibilità per progetti pilota o sperimentali su base territoriale e alla costituzione di nuove cooperative di comunità.Il protocollo prevede anche l’impegno a valutare l’opportunità di presentare congiuntamente istanze di finanziamento in programmi nazionali o dell’Unione europea.“La Toscana è terra di borghi antichi, che ormai troppo spesso rischiano lo spopolamento – conclude il presidente dell’Alleanza delle Cooperativa, Roberto Negrini -. Le cooperative di comunità possono rappresentare un antidoto a questo fenomeno, valorizzando i territori e le comunità, oltre al patrimonio storico, all’ambientale e al saper fare locale. Il lavoro che inizieremo nelle prossime settimane con la Regione è volto a dare a chi abita nei territori toscani più vulnerabili, zone montane ed isolate, ma anche aree periferiche, gli strumenti per avvicinarsi alle cooperative di comunità”. Alla firma erano presenti anche i co-presidenti dell’Alleanza delle Cooperative Toscane, Claudia Fiaschi e Alessandro Giaconi.