Toscana

Coronavirus, Regione Toscana pronta ad emanare misure a favore di imprese e lavoratori

Ad affermarlo, in un videomessaggio, è stata l’assessore regionale a Lavoro, formazione ed istruzione, Cristina Grieco, all’indomani dello svolgimento della Nona commissione della Conferenza delle Regione, da lei presieduta in videoconferenza, e della commissione Tripartita con le parti sociali, dove sono emersi gli elementi essenziali dell’accordo che regolerà l’accesso agli strumenti di sostegno al reddito dei lavoratori attraverso la previsione degli ammortizzatori sociali in deroga con la finalità di mantenere la continuità produttiva ed occupazionale.

I punti principali che sono stati condivisi sono i seguenti: potranno richiedere la cassa in deroga tutti i datori di lavoro del settore privato, incluso quello agricolo, anche con meno di cinque addetti, a beneficio dei lavoratori dipendenti di unità produttive ubicate in Toscana, che sono sospesi dal lavoro o effettuano prestazioni di lavoro a orario ridotto per contrazione o sospensione dell’attività produttiva per situazioni aziendali inerenti gli effetti diretti o indiretti del fenomeno epidemiologico Covid-19 e delle misure di contenimento previste dalle autorità preposte; una volta che l’Inps avrà emanato la circolare attuativa dello strumento, i datori di lavoro presenteranno domanda di concessione di Cassa in deroga alla Regione Toscana in via telematica attraverso il proprio Sistema Informativo, secondo modalità snelle; i datori di lavoro dovranno allegare alla domanda l’accordo sottoscritto all’esito della consultazione sindacale.

La Regione Toscana, assieme alle altre Regioni in sede di Conferenza unificata, ha richiesto al Governo anche: di derogare, data la situazione emergenziale del Paese, rispetto all’obbligo di pagamento del bollo per le domande di cassa in deroga; che l’Inps adegui le proprie procedure alle modalità di autorizzazione della Cassa in deroga, e provveda ad emanare tempestivamente la circolare attuativa una volta pubblicato il decreto; che anche per i lavoratori autonomi sia previsto un analogo trattamento sia in termini economici che di durata con quanto previsto per i lavoratori dipendenti, al fine di assicurare un’omogeneità di tutele; che siano derogate le modalità di accesso alla Naspi per renderne possibile la fruizione ai lavoratori stagionali o con contratto a termine che non abbiano maturato i requisiti minimi, prevedendo anche l’allargamento ai lavoratori somministrati e ai soci lavoratori del settore della cooperazione; che siano previste tutele a favore dei lavoratori in somministrazione presso la Pubblica amministrazione attualmente scoperti anche dal Dl 9/2020 riguardante le cosiddette Zone rosse; di procedere ad un immediato rifinanziamento per il 2020 dell’intervento di integrazione salariale straordinaria per le imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa, e di mobilità in deroga per lavoratori licenziati dalle imprese ubicate nelle aree di crisi industriale complessa; di anticipare i pagamenti Fus (Fondo unico per lo spettacolo) alle imprese dello spettacolo e prevedere forme di indennizzo per i danni derivanti dall’annullamento della loro programmazione nel settore dello spettacolo anche qualora realizzata da soggetti che non godono dei finanziamenti Fus.

Inoltre, si rileva l’esigenza di prevedere forme di indennizzo per il settore cinematografico e per quello dei beni culturali per i danni derivanti dalla chiusura delle sale e dei luoghi della cultura e dalla forte riduzione degli accessi dovuta alla prevedibile modifica dei comportamenti, alla flessione dei flussi turistici e dei viaggi di istruzione; di disporre un termine di ulteriori 60 giorni aggiuntivi ai 68 giorni attualmente previsti per le persone che hanno cessato il proprio rapporto di lavoro e in possesso dei requisiti per la domanda di Naspi e di Discoll; di sospendere per tutta la durata delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, tutti gli obblighi di presentazione e convocazione per le misure di politica attiva presso i centri per l’impiego, connessi alla fruizione della Naspi e del Reddito di Cittadinanza e tutti gli adempimenti per i datori di lavoro in materia di collocamento obbigatorio.

Infine l’assessore Grieco ha voluto segnalare con forza tra gli elementi critici derivanti dall’emergenza sanitaria che sta vivendo il nostro Paese, il tema dell’attuazione dei Programmi regionali finanziati dalle risorse europee. Tali programmi, infatti, costituiscono la principale fonte di finanziamento per i nostri territori per quanto riguarda l’istruzione, la formazione e, in generale, le politiche per l’occupazione. L’attuale situazione di blocco pressoché totale delle attività produce gravi ripercussioni sulle possibilità di spesa degli interventi programmati e sulla loro concreta realizzazione.

“Occorre stabilire con la Commissione europea gli indispensabili provvedimenti che consentano alle Regioni di derogare, nell’attuale fase di crisi, ai meccanismi previsti e di operare con la massima flessibilità, sia per evitare qualunque rischio di perdita delle risorse assegnate, sia per consentire all’intero settore dell’istruzione e della formazione di superare le attuali criticità”, ha concluso l’assessore Grieco. Che ha ricordato di aver chiesto al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, di intervenire sul Governo affinché tale istanza possa essere rappresentata urgentemente nelle competenti sedi europee.