Toscana

Coronavirus, da lunedì nuovo numero regionale per spesa e farmaci a domicilio per ultrasettantenni fragili

“Grazie al numero unico regionale passiamo dalla mutualità a un vero sistema senza differenze tra territori. Spesa e medicine arriveranno a casa di tutte quelle persone che sono in fragilità. Un’opportunità e un diritto per tutti i toscani che ne avranno bisogno”. Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, in merito all’accordo firmato oggi, venerdì 24 aprile, con Anci, sindacati e mondo del volontariato.

Enrico Rossi ha poi fatto notare che “questo implica una maggiore capacità organizzativa, di partecipazione, di responsabilità del territorio e della società per l’obiettivo di comunità più protette, assistite e solidali a prescindere dalle distanze e dalle differenze geografiche”. “Un risultato – ha sottolineato – che è stato possibile grazie all’integrazione tra enti locali, volontariato e corpi intermedi”. “Con iniziative come questa lavoriamo perché, passata l’epidemia, la prossimità al territorio e alle persone nelle loro case resti un tassello fondamentale dell’equilibrio complessivo del sistema sanitario regionale. Da un lato, l’ospedale e la qualità delle cure, dall’altra la medicina e l’assistenza territoriale”, ha evidenziato il Presidente.

Matteo Biffoni, Sindaco del Comune di Prato e Presidente di Anci Toscana, ha inoltre affermato che: “Con questo protocollo si implementerà e strutturerà l’esperienza già messa in campo dai Comuni sin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, dando un servizio alla popolazione più anziana, insieme con le associazioni del volontariato”.

“Più cura per chi lavora, più cura per chi è costretto a casa. Un passo importante per difenderci dal Covid”, hanno replicato i segretari generali di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil della Toscana, Alessio Gramolati, Stefano Nuti e Mario Catalini, nel sottolineare come “il protocollo rappresenti un risultato positivo, perché unisce la Toscana, chi lavora, gli anziani”, e “perché è un nuovo tassello al progetto ‘A casa in buona compagnia’ per innovare e qualificare il welfare”.

Il servizio è dedicato ai cittadini che non sono sottoposti a regime di isolamento fiduciario o in quarantena, ed è attuato attraverso le reti costruite dai Comuni e dalle associazioni di volontariato: Esculapio (gestore dell’attività di call center); Anpas; Comitato regionale della Toscana; la Federazione regionale delle Misericordie della Toscana; Croce Rossa Italiana; Comitato regionale toscano; Anci Toscana e Comuni.