Toscana

Costa Concordia: Procuratore, solo di Schettino responsabilità urto

«C’è qualcuno che magari non ha fatto fino in fondo quel che avrebbe dovuto fare ma chi è finito sugli scogli è Schettino e soltanto lui». Lo afferma all’Asca Francesco Verusio, procuratore capo di Grosseto, che domenica sarà all’Isola del Giglio per la cerimonia del primo anniversario del naufragio della Costa Concordia.

L’inchiesta sulla tragedia è stata chiusa dalla Procura grossetana lo scorso 29 dicembre e le richieste di rinvio a giudizio arriveranno «a fine mese o al massimo nei primi giorni di febbraio». Al momento gli indagati sono 12 e il principale accusato è proprio l’ex comandante della nave Francesco Schettino. Dopo le richieste di rinvio a giudizio (probabilmente la Procura ne chiederà soltanto 9) sarà stabilita l’udienza preliminare, probabilmente entro due mesi.

«Poi – spiega il magistrato – il Tribunale fisserà l’inizio del processo, forse già prima dell’estate. Comunque il Tribunale ha, come noi, a cuore questo procedimento e credo quindi che entro l’anno i familiari delle vittime potranno avere almeno la soddisfazione di sapere di chi è la responsabilità del disastro».

L’inchiesta ha tenuto di fatto impegnata la Procura per un anno, con tre sostituti al lavoro, i Pm Maria Navarro, Alessandro Leopizzi e Stefano Pizza. «E’ stato fatto un lavoro di dimensioni enormi – dice Verusio -. Abbiamo sentito centinaia di persone sparse in tutto il mondo e fatto accertamenti tecnici complicatissimi. Non abbiamo tralasciato nessun dettaglio e posso dire che abbiamo raccolto prove sufficienti per affrontare serenamente il processo».