Toscana

Costa Concordia: con la rotazione rischio ambiente, piano di prevenzione

Nel momento in cui la Costa Concordia sarà ruotata e rimessa in asse potrebbero uscire dallo scafo acque contaminate da inquinanti e per questo sono in corso analisi per definire un piano di prevenzione del rischio. E’ quanto emerso dalla riunione di oggi dell’Osservatorio sulla rimozione della nave, presieduto da Maria Sargentini. All’interno del relitto ci sono adesso 230 mila metri cubi di acque inglobate, su cui sono state avviate analisi. «Le fasi più delicate – spiega la Sargentini – sono quelle della rotazione e della messa in galleggiamento, in cui potrebbero verificarsi dei fenomeni di contatto tra il contenuto interno della nave e il resto dell’ambiente».

Le analisi, spiega Sirio Corezzi del Ministero dell’Ambiente, serviranno a verificare quali sono le «nicchie di contaminazione». Queste aree «saranno, con delle metodologie, depurate in modo tale che almeno quelle nicchie non avranno dei fenomeni di diffusione». Invece «le zone che non è stato possibile individuare all’interno del relitto potranno dar luogo a miscelazioni ma il piano di gestione prevede misure, in corso di rotazione, tali da neutralizzare fuoriuscite che non è stato possibile identificare». Comunque, per Corezzi, le «percentuali dei volumi di contaminazione sono molto basse». Tra le possibili soluzioni ci sono lo «svuotamento» ma anche interventi chimici per la neutralizzazione degli inquinanti.

In particolare, a preoccupare, sono alcune aree. «Ci sono delle parti che richiedono un maggior grado di attenzione – spiega Giandomenico Ardizzone, del dipartimento di biologia ambientale della Sapienza -: quella del vano motori e quella dove erano contenuti gli alimenti. Bisogna capire come si previene un possibile impatto negativo e come si interviene. Le analisi serviranno appunto a individuare le aree a maggior concentrazione di sostanze, asportare le acque, trattarle e fare in modo che ci sia una riduzione complessiva del carico inquinante all’interno della nave». A fine gennaio si terrà una nuova riunione dell’Osservatorio e in quella occasione sarà esaminato un primo piano.