Toscana

Covid-19: 50 professionisti di Aou Senese e Asl Toscana Sud Est si vaccinano alle Scotte

“Quella di oggi è una giornata storica. Finalmente l’Europa ha dato il via alla campagna di vaccinazione contro il Covid. Diventa così concreta la possibilità di sconfiggere questo virus e lasciarci prossimamente alle spalle questi lunghi mesi di sacrifici e lutti. Si partirà dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità. Ora da parte del Governo ci vorrà la massima attenzione per far sì che non vi siano ritardi e che si riesca nel più breve tempo possibile a raggiungere la fatidica soglia dell’immunità di gregge. Altro compito delicato sarà poi quello di convincere e rassicurare la popolazione sulla sicurezza ed efficacia di questo vaccino.” E’ quanto scrive su facebook il presidente della Fondazione Italia In Salute Federico Gelli.

All’Azienda ospedaliero-universitaria Senese sono stati il professor Federico Franchi e l’infermiera Agnese Messina, i primi professionisti a ricevere il vaccino contro il Covid-19. Il professor Franchi, responsabile dell’area Covid e Agnese Messina, infermiera dell’area Covid, hanno inaugurato il “Vaccine day” all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena che, complessivamente, ha visto vaccinare 50 professionisti, tra medici, infermieri, OSS e amministrativi, non solo dell’Aou Senese ma anche dell’Asl Toscana Sud Est: diversi profili professionali selezionati a seconda del rischio di esposizione al virus e secondo logiche strategiche che riguardano il ruolo e le mansioni coperte. Nei giorni scorsi, i candidati a ricevere il vaccino sono stati sottoposti al test sierologico preventivo, con un overbook del 10%. 4271 le prenotazioni al vaccino effettuate all’Aou Senese da parte di quasi tutti i professionisti dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, compresi i lavoratori di ditte esterne che forniscono servizi all’interno delle Scotte.

Dopo Firenze e Arezzo, l’assessore regionale al diritto alla salute e sanità Simone Bezzini ha fatto tappa anche a Siena: «Oggi è un giorno storico per la lotta al Covid – afferma Bezzini – motivo di grande speranza nel futuro. Un primo traguardo storico raggiunto grazie alla ricerca scientifica e all’impegno congiunto delle istituzioni a livello europeo, nazionale e regionale. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita di questa fondamentale giornata di avvio della campagna di vaccinazione. La Toscana sta lavorando con serietà, lungimiranza e spirito di squadra, il nostro sistema sanitario è organizzato per affrontare al meglio questa sfida collettiva che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi. Auspico la più grande adesione possibile alla vaccinazione, solo con la tenacia e la fiducia si può vincere questa battaglia per la vita». Nell’AUSL Toscana Centro la macchina organizzativa per la vaccinazione è stata operativa in quattro ospedali ed una RSA : Torregalli di Firenze, Santo Stefano di Prato, San Jacopo di Pistoia, San Giuseppe di Empoli e nella RSA di Montedomini. Sono state 45 le dosi consegnate in ogni presidio ospedaliero e 70 per la RSA di Montedomini. A ricevere le prime dosi sono stati gli operatori dipendenti del Servizio Sanitario Regionale, tra cui anche il personale del 118, delle Usca e Girot, oltre agli ospiti delle RSA. Dopo questa fase iniziale la vaccinazione proseguirà in modo continuativo coinvolgendo gli operatori sanitari in lista (medici, infermieri, ostetriche, Oss, tecnici di radiologia, laboratorio  ecc…), gli ospiti ed il personale delle RSA e delle Case di Cura. 

Buonissima l’adesione alla campagna vaccinale: 36.000 il totale degli operatori per l’Ausl Toscana Centro, tra cui gli operatori sanitari e socio sanitari del servizio pubblico e del privato accreditato, compreso il volontariato e gli operatori ed ospiti delle RSA. Nel dettaglio: in zona pratese sono 5.000 i prenotati, in zona fiorentina circa 17.300, in zona empolese 4000, in zona pistoiese 4300 (compresa la valdinievole). 6000 relativamente agli operatori e ospiti delle rsa. I primi 45 candidati alla vaccinazione per ogni presidio ospedaliero sono stati individuati attraverso un algoritmo. Nella procedura di calcolo sono stati inseriti alcuni parametri come il genere ed il ruolo di appartenenza in modo da garantire il rispetto delle direttive Ministeriali e la parità di genere.