Toscana

Covid, Cisl: sulla vaccinazione agli insegnanti “la confusione regna sovrana”

Nella giornata di lunedì, infatti, si è tenuto un incontro tra sindacati della scuola e ministero dell’Istruzione incentrato sul futuro del piano vaccinale in seguito alla nuova ordinanza del Commissario straordinario Francesco Figliuolo. Ordinanza che ha posto un diktat irrevocabile: prima i fragili e gli over 80.

Al momento in Toscana, su 80 mila membri del personale scolastico, ne sono stati vaccinati circa 65 mila. A livello nazionale, fino a sabato 10 aprile i membri del personale scolastico ad aver ricevuto la prima dose sono quasi 1 milione (72%), mentre in 419 mila (27%) attendono ancora il loro turno. Solo l’1% è coperto interamente.   

«Il ministero ci ha comunque assicurato che docenti e Ata già vaccinati manterranno calendarizzato il richiamo» continua Gaudio. «Certo, non siamo contenti di questo stop, che va a scontrarsi con la retorica del pronto ritorno sui banchi. La scuola non è un “luogo sicuro”, o meglio non lo è in misura maggiore o minore rispetto a qualsiasi altro ambiente. Possiamo far rispettare i protocolli, ma il virus può sempre arrivare dall’esterno; d’altronde è evidente la correlazione tra lezioni in presenza e aumento dei contagi. Quindi, dopo avere definito prioritario vaccinare il più presto possibile i docenti, fermarsi quando ne manca ancora più del 25% è un vero paradosso».

In ogni caso, dal momento che la vaccinazione non è obbligatoria, la percentuale di insegnanti “scoperti” non dovrebbe pregiudicare il ritorno in classe, legato a quei fattori che determinano il colore delle zone.

Non va trascurato, inoltre, lo smarrimento di molti docenti di fronte alle varie “destinazioni d’uso” di AstraZeneca: «Credo nel vaccino, ma capisco bene le preoccupazioni di coloro che vedono cambiare ogni giorno le raccomandazioni in merito all’utilizzo di AstraZeneca, in particolare le insegnanti under 55. Il Cts, comunque, ci ha ribadito la sicurezza del vaccino e noi seguiremo le istruzioni».