Toscana

«Cracking cancer forum»: a Firenze per ripensare la lotta al cancro

«Sta finendo un’epoca per la quale il termine cancro si identificava nella sconfitta delle cure e nella impossibilità di azioni forti», sottolinea Gianni Amunni, Direttore Generale Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (ISPRO) e ideatore del Progetto. «Oggi si guarisce da alcuni tumori, la prevenzione consente di trattare tumori in tempi precoci, abbiamo nuovi farmaci a disposizione, il rapporto con la malattia si cronicizza, si convive con la patologia. Dobbiamo cogliere questo momento per lavorare al meglio, per sgretolare il cancro. Da qui la scelta del termine crackingsgretolare, un tema su cui giochiamo il futuro delle cure, ma anche della nostra visione culturale e sociale: possiamo iniziare a riscrivere il paradigma della lotta contro il cancro in una sinergia concreta di tanti attori che possono portare all’obiettivo di vivere in maniera dignitosa durante la malattia, ed avere una vita normale dopo la malattia. Siamo anche convinti che questo passaggio così importante non debba rimanere nell’ambito della discussione dei curanti, dei malati o delle loro associazioni, e che debba quindi coinvolgere non solo chi lavora nel settore, ma tutti i cittadini».

Ideato e avviato da un Comitato promotore ristretto che ha lavorato per un anno sul progetto complessivo (Gianni Amunni, Oncologo; Gianfranco Gensini, Presidente Società Medicina Digitale; Walter Gatti, Giornalista; Giuseppe Orzati, Organizzatore di eventi) il Cracking Cancer Forum ha raccolto un ricchissimo Comitato Scientifico (https://www.crackingcancer.it/comitato-scientifico) in cui sono presenti oncologi e sociologi, esperti di comunicazione e istituzioni, rappresentanti di associazioni professionali e di cittadini, farmacoeconomisti ed esperti di innovazione, generando una prospettiva multidisciplinare che è una delle chiavi di lettura dell’intero Progetto.

I lavori del Forum sono suddivisi in due parti: la giornata dell’Oggi (9 maggio) e la giornata del Domani (10 maggio), due differenti agende che cercheranno di fotografare criticità e opportunità, cercando di disegnare un’anticipazione di quello che può succedere nei prossimi anni nell’ambito dell’affronto dei tumori.

Nelle prima giornata sarà messa a tema la possibilità di affrontare le neoplasie secondo una nuova visuale ed una nuova narrazione sociale (alcune sessioni: «Male oscuro, male incurabile: facciamo luce e decliniamo la speranza», 9 maggio, ore 10; «Vivere con il cancro: non chiamiamoli sopravvissuti», 9 maggio ore 15), mentre nella giornata del Domani sarà la capacità di previsione a governare gli interventi (tra le altre sessioni: «Quali tecnologie e innovazioni saranno disponibili tra 2,5 o 10 anni?», 10 maggio, ore 10; «Immaginate come potremmo fare insieme: l’importanza del gioco di squadra», 10 maggio, ore 14).

Il Forum si delinea così come occasione speciale e unica – oltre 150 tra relatori e testimonial, 500 partecipanti già iscritti; per informazioni: 055/357223 segreteria@koncept.it – per un confronto nazionale sulle prospettive della lotta al cancro in Italia e sugli impatti che il suo progressivo «sgretolamento» comporta in termini di risorse, di nuove organizzazioni, di nuove conoscenze e di nuova comunicazione.

A latere del programma principale sono proposti anche un Corso per Giornalisti accreditato sulla piattaforma SIGEF, un Design Thinking sulle alternative all’attuale rappresentazione dei temi dell’oncologia ed un Hackathon (disegnatori, vignettisi, videomaker all’opera sul tema: come raccontare il cancro, come parlarne, anche in un contesto scolastico).

Al termine del Cracking Cancer Forum sarà lanciato il Manifesto Per un Patto Nazionale contro il cancro, che conterrà dieci punti qualificanti per avviare una nuova unità di intenti tra tutti coloro che sono coinvolti nella sfida rappresentata dalla malattia oncologica.