Toscana

Cremazione, dubbi sulla nuova legge regionale

“Sono persuaso che la cremazione non è, come vogliono farci credere, solo un problema di spazio, e che la dispersione delle ceneri non è priva di significato: esse possono essere segno del disagio con cui nella nostra cultura si vive l’esperienza della morte e l’incertezza sul destino ultraterreno dell’uomo. È per questo che, pur nel massimo rispetto della laicità dell’amministrazione pubblica e nella piena considerazione della libertà dell’individuo, non possiamo accogliere senza spirito critico la nuova normativa”. Lo afferma il teologo don Piero Ciardella, direttore dell’istituto superiore di scienze religiose di Pisa, commentando la proposta di legge regionale sulla cremazione che sarà discussa nei prossimi giorni dal Consiglio Regionale della Toscana.

Nell’articolo, pubblicato sul settimanale Toscanaoggi, don Ciardella ricorda che le norme del diritto canonico non proibiscono la cremazione “a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana”. Il problema, spiega quindi il teologo, non è dottrinale: i documenti della Chiesa infatti dicono che la cremazione “non tocca l’anima, e non impedisce all’onnipotenza divina di ricostruire il corpo al momento della risurrezione”: questo principio vale, in linea teorica, anche nel caso della dispersione delle ceneri. Quello che preoccupa la Chiesa è piuttosto il significato simbolico che questo gesto può assumere. Don Ciardella lo spiega affidandosi alle parole di un laico, il filosofo Umberto Galimberti: la ricerca dell’oblio attraverso la dispersione delle ceneri, o la “privatizzazione” della memoria di chi conserva le ceneri in casa, nascono dal fatto che “siamo divenuti incapaci di quella memoria più grande che è la consapevolezza che dobbiamo morire”. “Come cristiani – conclude il teologo – non possiamo che apprezzare queste appassionate analisi che provengono da chi, pur non credente, guarda con sincera apprensione al mutato sentimento dell’uomo contemporaneo nei confronti della morte”.Dispersione delle ceneri, il rifiuto della morteTOSCANA, SÌ DEL CONSIGLIO REGIONALE A DISPERSIONE CENERI DOPO CREMAZIONE