Toscana

Crisi: Confcommercio Toscana, il 60% delle famiglie ritiene diminuita la capacità di spesa

«Nel secondo semestre 2013 – dice Bottai – il 19% non riesce a far fronte alle spese e il 50% prevede di tagliare i consumi. Rispetto alle percentuali nazionali la nostra regione presenta forse meno sofferenza, ma più del 60% delle famiglie toscane ritiene comunque che la loro capacità di spesa sia peggiorata rispetto al 2012. Poche le famiglie che riescono risparmiare qualcosa a fine mese, e sempre più nuclei posticipano i pagamenti. Si parla di pagamenti come bollette e altre spese obbligate, mentre le somme per cinema e svago sono state già ridotte, come anche quelle per i carburanti e per i generi alimentari. Gli intervistati prevedono per altro di dover stringere ulteriormente la cinghia negli prossimi mesi.  Le aspettative rispetto al mercato del lavoro sono molto negative. Dallo studio Confcommercio emerge chiaramente che dalle istituzioni le famiglie si aspetterebbero politiche per il lavoro e misure per la riduzione delle tasse. In questa ottica la legge di stabilità nazionale, sebbene presenti una minima riduzione del cuneo fiscale e una certa avvedutezza nell’indirizzo generale, non può che essere deludente. Sono necessarie – conclude il presidente di Confcommercio Toscana – misure più coraggiose per far riprendere i consumi».