Toscana

DETASSARE LE ONLUS, PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE

Aiutare chi ogni giorno aiuta gli altri. È questo lo scopo della legge proposta dai gruppi consiliari toscani del centrodestra. Gli obiettivi? Esentare dal pagamento dei tributi regionali le Onlus e le Organizzazioni di volontariato. In Toscana si tratta di un vero e proprio esercito. Le associazioni sono infatti oltre duemila, per la precisione 2150 quelle iscritte al registro regionale. E, senza dubbio, ce ne saranno altre migliaia non registrate. Contano migliaia di volontari che ogni giorno rubano tempo alla famiglia e al lavoro per poter dedicare un po’ di tempo a questa attività. I campi di intervento? I più vari: dalla sanità al sociale, dalla protezione ambientale ai beni culturali, dalla protezione civile alla promozione culturale.

«Tutte – spiega Marco Carraresi (Udc), primo firmatario della legge – contribuiscono in maniera determinante a rispondere ai bisogni sociali ai quali lo Stato e gli Enti locali non sempre sono in grado di offrire soluzioni efficaci». Quindi il centrodestra chiede che anche la Regione passi «dalle affermazioni di principio all’approvazione di atti che favoriscano il mondo del volontariato». Il senso della proposta di legge presentata appunto da Carraresi, insieme a Banchi (Udc) Zirri e Provenziali (Forza Italia), è quello di esentare dal 1º gennaio 2004 le organizzazioni di volontariato dal pagamento dei tributi di competenza regionale – tasse automobilistiche (eccetto le autoambulanze e gli automezzi attrezzati per il trasporto di portatori di handicap che sono già esentati) e Irap – proprio «in considerazione della rilevanza sociale dell’attività da loro svolte nella nostra regione». La proposta gode anche dell’appoggio di Misericordie e Anpas, le due più grandi associazioni toscane. Contemporaneamente a questa proposta, gli stessi consiglieri ne hanno presentata un’altra che permetterebbe di estendere gli stessi benefici a tutte le altre Onlus (Organizzazioni non lucrative di utilità sociale).

Quanto verrebbe a mancare dalle casse regionali? Se il provvedimento fosse accolto la perdita nelle entrate, secondo una stima del centrodestra, raggiungerebbe al massimo i 4 milioni di euro. «A chi obiettasse – conclude Carraresi – che l’esenzione potrebbe comportare una perdita per il bilancio regionale, credo si possa controbattere che in realtà, a fronte di una modesta perdita, la nostra regione farebbe un enorme investimento, perché quanto risparmiato dalle associazioni verrebbe da queste automaticamente reinvestito in servizi e opportunità soprattutto per le fasce più deboli della popolazione».Simone Pitossi