Toscana

DIFENSORE CIVICO REGIONALE, VIA LIBERA ALLA NUOVA DISCIPLINA CON COMPETENZE AUMENTATE

Approvata all’unanimità la proposta di legge sulla disclipina del Difensore civico regionale. La nuova normativa, il cui iter era stato avviato quattro anni fa, si è resa necessaria in adeguamento al nuovo ordinamento statutario e agli sviluppi legislativi intervenuti in materia. Il Consiglio regionale ha poi approvato, sempre all’unanimità, anche una risoluzione che invita la Giunta ad istituire il Garante per l’infanzia e l’adolescenza in Toscana.Ad illustrare i provvedimenti è stato Ilio Pasqui, presidente della commissione Affari istituzionali. “La nuova disciplina – ha detto – amplia le competenze del Difensore civico affiancando alla tradizionale tutela non giurisdizionale un’attività di mediazione tra le pubbliche amministrazioni e i soggetti interessati, per la composizione consensuale delle questioni controverse”. All’attività tradizionale del Difensore civico si aggiunge anche un’attività di “assistenza a favore degli immigrati e dei soggetti che si trovano in condizioni di disagio sociale, nei loro rapporti con la pubblica amministrazione”. Il Difensore ha anche la possibilità di intervenire nei confronti degli uffici periferici dello Stato (nei limiti e con le modalità previste dalla legge statale) e nei confronti dei soggetti concessionari o gestori dei servizi pubblici regionali. La legge disciplina inoltre l’azione del Difensore in alcuni ambiti come quello sanitario o per reclami tecnico-professionali. Cambiano, ha ricordato Pasqui, i requisiti e le modalità di nomina del Difensore civico regionale: può essere nominato un qualunque elettore residente in Toscana in possesso di laurea magistrale o diploma di laurea e di una qualificata esperienza professionale almeno quinquennale nel campo della difesa dei diritti dei cittadini. Per il procedimento di nomina si farà riferimento alla legge regionale sulle nomine approvata nel febbraio del 2008. La durata del mandato, non rinnovabile, è fissata in sei anni. “Tutti i gruppi consiliari – ha concluso Pasqui – hanno offerto grande collaborazione alla determinazione della normativa. Spero che questo serva anche ad andare verso il superamento di una lacuna dello Stato, che non ha un istituto di Difesa civica nazionale, requisito che invece l’Europa chiede a quegli Stati che vogliono entrare a far parte della Ue”.A proposito della risoluzione che invita la Giunta a istituire il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Pasqui ha spiegato che non è stato possibile comprendere questa figura nella legge di disciplina del Difensore civico perché “la competenza afferiva non solo alla prima Commissione ma anche ad altre Commissioni consiliari”.  “Guardiamo con grande attenzione al ruolo della Difesa civica regionale – ha detto Roberto Benedetti –. Per questo siamo soddisfatti dell’importante lavoro che ha coinvolto tutti i gruppi consiliari”. Secondo Benedetti, particolarmente importante è la parte della legge relativa al profilo e alle caratteristiche che deve avere il candidato al ruolo di Difensore civico. “Circa l’istituzione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza – ha aggiunto – siamo favorevoli, purché non si tratti di fare un doppione di un organismo di vigilanza esistente”.Giuseppe Del Carlo ha espresso soddisfazione perché “finalmente si chiude un lungo iter che andava portato a compimento e perché la nuova disciplina esalta ancora di più il ruolo del Difensore civico riconoscendogli più autonomia e indipendenza”.La consigliera Lucia Franchini si è soffermata sulla richiesta di istituzione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza rivolta alla Giunta regionale con la risoluzione poi approvata all’unanimità dall’aula. “L’istituzione del garante avrà un iter separato, ma è importante prevedere una stretta collaborazione del Garante con il Difensore civico e con l’Istituto degli Innocenti”. (lm)