Toscana

DISABILI, A PRATO ALTALENE ACCESSIBILI NEI PARCHI GIOCHI

L’anno europeo dedicato ai disabili è finito, ma l’attenzione dell’assessorato alle pari opportunità del Comune di Prato verso i problemi e le esigenze dei portatori di handicap rimane massima e riguarda soprattutto i bambini: stamattina (5 gennaio) presso i giardini pubblici di via Ferraris sono state inaugurate le nuove altalene accessibili, su cui potranno giocare i bambini disabili. Le giostre speciali sono state posizionate in tre giardini della città: in via Ferraris alle Badie, in via Capponi alla Pietà e in via Becherini a S. Paolo. Sono intervenuti l’assessore alla Città delle pari opportunità e dei diritti Manuela Bruscia, il presidente dei Asm Adriano Benigni, che collabora nel progetto, il responsabile del verde pubblico di Asm Marco Mascelli, il presidente dell’associazione diocesana Unitalsi Alberto Toccafondi, che ha proposto all’assessorato di dotare i giardini di queste giostre speciali, e naturalmente alcuni bambini pratesi che hanno collaudato le altalene con grande successo.

I nuovi giochi sono a forma di cucchiaio e hanno dei sostegni più forti che permettono ai bimbi che non possono tenersi da soli e spingersi di dondolare e usare l’altalena anche insieme ad altri compagni. Hanno poi una pavimentazione morbida anti-urto per garantire la sicurezza dei piccoli. Il loro costo è di circa 4000 euro per ciascuna: «La fruizione multipla favorisce la socializzazione – ha detto l’assessore Manuela Bruscia – i bambini hanno diritto a giocare tutti insieme senza emarginare chi è portatore di handicap. Il nostro impegno, in collaborazione con l’Asm, è rivolto appunto ad eliminare sempre di più le barriere per rendere accessibile ogni spazio della città».

Altri giochi per bimbi disabili saranno presto messi anche nel parco dell’ex Ippodromo: sulle collinette sorgeranno infatti degli scivoli speciali dove i bambini potranno divertirsi insieme senza alcun pericolo. «Siamo felici di poter realizzare opere come questa – ha aggiunto Benigni – perchè da queste cose si vede il grado di civiltà di una città».