Toscana

Denuncia della Cisl: edilizia, in Toscana è un settore ormai abbandonato

De Luca lamenta «il forte ritardo sugli investimenti infrastrutturali della nostra regione. Restiamo ancora in attesa – dice – del completamento della Siena–Grosseto sull’asse della ‘due mari’, ma anche degli investimenti per la migliore viabilità dell’A11 o di tutti gli interventi di manutenzione delle strade regionali, riguardanti la sicurezza stradale. E che dire – aggiunge – della realizzazione del nodo fiorentino dell’alta velocità, della nuova stazione AV e delle opere infrastrutturali connesse, che sappiamo rappresentare un tassello di straordinaria importanza nel programma di modernizzazione del sistema di trasporto regionale?».«Le grandi opere – riprende il Segretario Filca – non possono restare incompiute. Ne va invece velocizzata la cantierizzazione, per recuperare il gap di competitività diventato ormai non più sostenibile. Senza la spinta dell’investimento pubblico, anche infrastrutturale e di reti, non si può creare occupazione, né rendere il nostro territorio attrattivo per gli investimenti internazionali che tutti indicano come priorità. Purtroppo in tanti oggi parlano di riformismo, ma si fermano alle parole, senza praticarlo nella realtà, con vere riforme, avviate e realizzate».«Lo sviluppo infrastrutturale è il primo passo per modernizzare viabilità e mobilità della nostra regione – conclude De Luca – ma anche per far ripartire il settore edile per il quale, a differenza di altri comparti, non s’intravede alcun segnale di ripresa e che appare a dir poco devastato, con aziende storiche che continuano a sparire nell’indifferenza generale. L’edilizia è un settore che non sembra avere un futuro, un settore abbandonato che non è più considerato, né difeso da nessuno, tranne le associazioni di categoria di imprese e lavoratori»