Toscana

Diocesi di Prato, lunedì la tavola rotonda “Isolati, ma non schiacciati” per analizzare il sondaggio di come hanno vissuto i “giovani nel lockdown”.

Il titolo nasce da un sondaggio promosso da “Insieme per la Famiglia”, associazione nata in seno alla Caritas diocesana, tra gli adolescenti pratesi durante il lockdown. Tramite i professori di religione e i giovani che negli ultimi anni hanno partecipato a iniziative Caritas è stato diffuso sui social un questionario rivolto ai ragazzi e alle ragazze pratesi tra i 14 e 18 anni. “L’obiettivo era quello di chiedere loro come stessero vivendo il difficile periodo della quarantena”, spiega Idalia Venco, direttore della Caritas e presidente di “Insieme per la Famiglia”. La risposta è stata straordinaria e inaspettata: sono tornate indietro 800 risposte e tra queste sono stati presi in esame 629 questionari, compilati da 284 maschi e 345 femmine.

Il risultato di questa indagine – che fotografa paure, fa emergere disagi e contiene anche speranze – sarà al centro dell’incontro di lunedì 14 settembre, al quale sono invitati a partecipare educatori, genitori, insegnanti e tutti coloro che hanno a cuore il futuro delle giovani generazioni.

Dopo i saluti iniziali del presidente della Fondazione San Niccolò Guido Giovannelli, della preside di San Niccolò Mariella Carlotti e dell’assessore all’istruzione Ilaria Santi, la sociologa Ester Macrì presenterà l’analisi dei dati emersi dai questionari. Poi interverranno il preside del Gramsci-Keynes e referente della rete dirigenti scolastici Stefano Pollini, padre Emanuele Lanfranchi, Emanuele Parini e Anna Ceccherini, a nome del Forum delle associazioni familiari, e Elisa Belluomini che ha partecipato all’iniziativa “48 ore senza compromessi” promossa da “Insieme per la Famiglia”. Conclude il vescovo Giovanni Nerbini. Modera il giornalista di Toscana Oggi – Tv Prato Giacomo Cocchi.

Nel progetto sono coinvolti uffici diocesani e varie realtà della comunità ecclesiale: le pastorali della scuola, catechistica, giovanile e vocazionale, la Caritas, il Progetto Policoro, l’Azione Cattolica, gli scout Agesci, ma anche animatori parrocchiali e sacerdoti.