Toscana

Disastro di Viareggio, mons. Castellani: «Si eviti la prescrizione»

Chi ha davvero seguito le vicende drammatiche del disastro ferroviario avvenuto a Viareggio, il 29 giugno del 2009, non è rimasto sorpreso dalle ultime prese di posizione dell’arcivescovo di Lucca, Italo Castellani, il quale, nel corso di un consiglio comunale aperto, ha espresso a nome suo, e della Chiesa che guida, il desiderio che il processo in corso, per addivenire alle responsabilità di quel tragico avvenimento, non cada in prescrizione.

Castellani, come noto, si recò subito sui luoghi dell’incidente dove persero la vita 32 persone, quando ancora c’erano macerie fumanti. Fu tra le prime autorità a mandare un comunicato stampa nel quale già si esprimeva così «Il nostro affetto e la nostra amicizia possano lenire il dolore di quanti stanno soffrendo. Ma proprio per affetto ed amicizia nei confronti di chi soffre, desidero invitare le autorità competenti a non tralasciare niente affinché al più presto si possa addivenire ad un chiarimento, certo e giusto, su quanto avvenuto». Attivò poi le parrocchie viareggine per dare sostegno alle famiglie colpite. Non deve quindi stupire la fermezza e la semplicità con cui, alla vigilia del settimo anniversario del disastro, ospite in un Consiglio Comunale straordinario, svoltosi proprio a Viareggio, abbia affermato con chiarezza: «Il mio no insieme alla chiesa di Lucca alla prescrizione della strage di Viareggio e di stragi simili». Il Consiglio Comunale poi ha espresso sostegno unanime alla richiesta di giustizia dei familiari delle vittime, riunite nell’associazione «Il mondo che vorrei». Presenti anche varie altre autorità civili, oltre al Sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro.