Toscana

Donne e agricoltura, Coldiretti: in Toscana quasi 13 mila imprese “rosa”

, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’obiettivo di riconoscere “il ruolo chiave delle donne rurali nel promuovere lo sviluppo rurale e agricolo, contribuendo alla sicurezza alimentare e allo sradicamento della povertà rurale”.

“Saranno le donne a dare uno schiaffo alla crisi, con le loro attività multifunzionali e la capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi, dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici, ai mercati di Campagna Amica e all’agriturismo”, ha dichiarato Elena Bertini , leader regionale delle donne di Coldiretti, nel corso del coordinamento regionale con le imprenditrici di Coldiretti Donne Impresa Toscana.

“Abbiamo bisogno di sburocratizzazione – ha aggiunto la responsabile Bertini – di fare impresa con i tempi delle imprese e non della politica. Bene l’attenzione riservata dal Ministro delle Politiche Agricole Bellanova ad un deciso intervento anche grazie ad Ismea sulle politiche di incentivazione dell’imprenditoria femminile in agricoltura. Per le donne lavorare in campagna è una scelta professionale portata avanti per reale passione e per spirito imprenditoriale, come testimoniato sovente da strutturazioni aziendali complesse e fatturati importanti che va incentivata e sostenuta per non svilire e disperdere questo enorme patrimonio di menti e passioni femminili”.

La burocrazia ruba fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda ma soprattutto frena con le inefficienze l’avvio di nuove attività e l’ingresso delle donne nell’attività di impresa in Toscana. “Per questo va avviato immediatamente un programma di semplificazione in agricoltura e va attuato il Piano Marshall proposto da Coldiretti affinché vengano liberate a beneficio delle imprese le risorse non ancora spese del PSR e venga dato corso urgente ai pagamenti delle domande che già risultano in graduatoria, con le istruttorie già completate. Alle imprese agricole serve oggi liquidità immediata”, ha concluso il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi.