Toscana

Draghi a Firenze, a “aprile stop quarantene e mascherine ffp2 a scuola”

Una presenza che, da una parte, ha trasformato per un giorno Firenze in capitale d’Italia, dall’altra ha regalato più di un’emozione al capo del governo. Draghi, oltre a presenziare a “Mediterraneo frontiera di pace”, l’evento internazionale organizzato dalla Cei, ha incontrato i rappresentanti della città al Teatro del Maggio, ribadendo l’importanza del Giglio nel passato, nel presente e nel futuro.

«Il Teatro del Maggio Fiorentino – ha esordito, che ha preso la parola dopo il sindaco Dario Nardella e il governatore Eugenio Giani – rappresenta il legame di lunga data tra Firenze e l’opera lirica, arte che incarna uno dei tanti esempi della straordinaria vivacità artistica della città. Firenze, come l’Opera, è conosciuta e amata in tutto il mondo. Con le parole identità internazionale – ha continuato – mi riferisco all’intensità dei rapporti di Firenze con l’estero: ne è un esempio la Conferenza sul Mediterraneo. La stessa vocazione cosmopolita di apertura è presente anche nel mondo universitario e della ricerca fiorentina, come l’Istituto Universitario Europeo, l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento e la Cesare Alfieri, che con il tempo si sono arricchiti di numerose collaborazioni internazionali».

Draghi ha poi celebrato l’eccellenza del distretto della pelletteria «che si distingue per la qualità dei materiali grazie alla vicinanza al distretto della concia di Santa Croce sull’Arno, sfruttando le competenze artigianali che attingono a una tradizione centenaria, nonché dalla creatività dalla ricerca stilistica coltivata nelle accademie e negli istituti di settore. Questa sinergia ha permesso al distretto fiorentino della pelletteria e delle calzature di quadruplicare le esportazioni negli ultimi 20 anni e, dopo le difficoltà create dalla pandemia, di avviarsi verso una nuova vigorosa stagione di crescita».

Il presidente del Consiglio non ha mancato di ricordare anche le realtà commerciali e produttive locali, le quali «tengono alto il nome di Firenze nel mondo, a partire dall’artigianato, strettamente legato ai marchi della moda che fanno di Firenze un punto di riferimento; senza dimenticare la farmaceutica, la difesa e l’industria aerospaziale che hanno trovato in Firenze valide risorse e professionalità. Il settore turistico – ha proseguito – si è fortemente internazionalizzato negli ultimi 20 anni grazie alle meraviglie della città e di tutta la Toscana. Non a caso il centro storico di Firenze è patrimonio dell’umanità».

Per quanto riguarda, invece, la crisi energetica, da una parte Draghi ha ricordato come l’Italia stia aumentando la produzione delle energie rinnovabili e di gas, rivendibile a prezzi più contenuti rispetto del gas importato, dall’altra ha assicurato che il governo «sosterrà regioni e comuni nei servizi essenziali come l’illuminazione pubblica. La scorsa settimana le città d’arte come Firenze hanno spento le luci sui loro monumenti, un segnale d’allarme sul crescente costo dell’energia che il Governo non ha ignorato».

Infine, il presidente ha sottolineato quanto sia storica l’opportunità offerta dal Pnrr, che metterà al centro delle decisioni il tessuto locale stesso: «La crescita di lungo periodo dipende dalla capacità di attuate oggi le giuste riforme e gli investimenti necessari. Il Pnrr è un’opportunità storica per risolvere problemi annosi come la carenza di infrastrutture e le diseguaglianze generazionali e di genere. Non esiste una sola ricetta valida per tutto il Paese, ma andranno previste soluzioni diverse per le esigenze diverse del territorio Le grandi trasformazioni che hanno coinvolto nel passato città come Firenze sono sempre state trasformazioni calate dall’alto, decise da un potere centrale. Il Pnrr dà la possibilità di attuare trasformazioni dal basso, cioè studiate, progettate e attuate da coloro che vivano in queste città trasformate».

Nello specifico, Draghi ha ribadito come per Firenze saranno impiegati circa 400 milioni di euro per completare il sistema tramviario, che prevederà un collegamento diretto con la stazione ferroviaria. «Il potenziamento del trasporto cittadini servirà a preservare il centro storico e permettere una migliore convivenza tra residenti e turisti». In questa direzione vanno anche le misure di rigenerazione urbana e la valorizzazione di parchi storici, ambiente, il paesaggio. Oltre alla ormai annunciata riqualificazione dello stadio Artemio Franchi, Draghi ha menzionato i lavori la scuola Ghiberti e alla scuola Niccolini, nonché i lavori all’impianto sportivo di Legnaia. «Il governo – ha promesso – offrirà tutto il sostegno a Firenze e alla Toscana per semplificare le procedure sugli interventi e coordinare al meglio l’esecuzione».

Firenze capitale d’Italia anche per le buone notizie in campo sanitario, assurta a palcoscenico della conferma più attesa: «La situazione epidemiologica è in forte miglioramento grazie al successo della campagna vaccinale e ci offre margine per rimuovere le restrizioni residue alla vita dei cittadini e delle imprese. È intenzione del governo non prorogare lo stato di emergenza oltre il 31 marzo. Da quella data non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate, le scuole resteranno sempre aperte per tutti, saranno eliminate le quarantene da contatto, cesserà l’obbligo delle mascherine all’aperto e l’obbligo delle mascherine FFp2 in classe. Metteremo gradualmente fine all’obbligo del green pass rafforzato a partire dalle attività all’aperto come fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare, ma il nostro obiettivo è quello di riaprire tutto al più presto».

Il Draghi Day, infine, ha offerto l’occasione anche per sorrisi e strette di mano tra Nardella, Giani e il senatore – nonché ex sindaco di Firenze ed ex presidente del Consiglio – Matteo Renzi.